Questo progetto si svolgerà presso il Parco Le Vallere di Moncalieri (To). Saranno organizzati una serie di appuntamenti dedicati a bambini e ragazzi in condizioni di disagio, provenienti dall’ambito territoriale dell’Asl TO5 e dell’Asl Città di Torino, preventivamente identificati dal personale medico e infermieristico dell’ospedale di provenienza o dal pediatra di libera scelta (PLS).
Durante gli incontri i minori si relazioneranno con cani e gatti, al di fuori dei luoghi di cura, per favorire la nascita e lo sviluppo di interazioni libere, semi strutturate o strutturate con essi, attraverso la mediazione dei coadiutori degli animali, i quali garantiranno, momento per momento, il corretto svolgimento dell’interazione, nel rispetto dei bisogni degli utenti e del benessere animale; tutti gli animali sono infatti opportunamente certificati secondo le direttive delle Linee Guida Nazionali. Le sedute si svolgono in un contesto di gruppo, ma con una precisa attenzione ai bisogni individuali, anche attraverso la possibilità di creare interventi personalizzati di riabilitazione di specifiche funzioni, dietro le indicazioni dei sanitari. Importante è anche la fase finale di rielaborazione dell’esperienza, in cui si offre ai minori la possibilità di esprimere vissuti, emozioni, pensieri e riflessioni, attraverso i mezzi più consoni in funzione dell’età, quali il racconto, il disegno e l’espressione artistica in generale, ma anche schede e altro materiale.
Un’attenzione particolare è rivolta ai genitori/caregivers, per i quali è stato pensato uno spazio di accoglienza specifico, che consiste in una proposta di attività di fitwalking, accompagnati da un’istruttrice professionista. Questa attività può essere considerata un’importante occasione per prendersi cura di sé, scaricare lo stress correlato alla situazione di malattia o disagio del figlio e intessere relazioni con gli altri genitori, un modo attraverso il quale la presa in carico abbraccia l’intero nucleo famigliare del minore.
Per maggiori informazioni sul progetto “Meglio giocare nel parco”