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Sintesi di studi/review

L’impatto dei determinanti sociali sulla salute mentale dei giovani

La letteratura scientifica parla di un aumento dei disturbi psichiatrici negli adolescenti e nei giovani dal 2020; un’altra lettura del fenomeno, invece, è di un aumento di disagio/stress psicologico collegato a disorganizzazione e ostacoli socio-politici. C’è comunque il rischio di una visione semplificata in cui il malato sia l’adolescente o la società, che può portare a una eccessiva medicalizzazione e/o alla difficoltà di inserire nel setting clinico l’attenzione ai determinanti socio-economici, e che va superato.

 Gli adolescenti e i giovani devono affrontare più sfide: la pressione e le minacce on line dovute ai social media, le scarse prospettive di trovar lavoro e un alloggio a prezzi contenuti, l’impatto della crisi climatica sul loro futuro.

E’ evidente come gli interventi clinici possano avere un ruolo limitato nel gestire/affrontare i problemi che principalmente sono conseguenze di un malfunzionamento della società.

La consapevolezza che la “crisi della salute mentale” dei giovani è intrecciata con la confusione socio-politica rende più sfumati i confini tra prospettiva medica e prospettiva sociale, e ciò dovrebbe aprire gli occhi sulla necessità di andare oltre i classici interventi di tipo farmacologico,  psicoterapeutico, infermieristico (collaborative care), evitando di patologizzare/medicalizzare la vita psichica dei giovani, troppo spesso sottoposti a stress “disordinati” e “straordinari”.
L’esortazione è quindi di andare oltre l’etichettamento diagnostico con i criteri del manuale DSM, considerando che gli stressor psicosociali e ambientali si combinano con elementi di vulnerabilità e fattori di resilienza individuali, seguendo percorsi differenti.

Vengono inoltre fornite delle implicazioni per la pratica:

  • agli interventi clinici va affiancata l’accurata analisi dei determinanti dei problemi di salute mentale della persona e della sua famiglia, incluso il peso dei fattori sociali nel provocare o aggravare i sintomi
  • l’aumentata consapevolezza dei determinanti sociali della salute mentale può contrastare l’orientamento bio-medico della psichiatria contemporanea e può aumentare il supporto/spinta da parte dell’opinione pubblica verso riforme socio-politiche e finanziamenti per le iniziative di sanità pubblica
  • i sintomi vanno considerati nel loro contesto sociale prima di emettere un giudizio di significatività clinica e proporre dei trattamenti

Aftab A, Druss BG. Addressing the Mental Health Crisis in Youth—Sick Individuals or Sick Societies? JAMA Psychiatry. 2023;80(9):863–864. doi:10.1001/jamapsychiatry.2023.1298

 

Un intervento psicologico “di precisione” on line può ridurre i problemi ansiosi e depressivi

Uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association – JAMA ha dimostrato l’efficacia di un trattamento cognitivo-comportamentale (CBT Therapy) on line per la riduzione di ansia e depressione. Questo tipo di intervento, ideato e realizzato da un gruppo di ricercatori di alcune università degli Stati Uniti, del Messico e della Colombia, rientra nell’ambito della “medicina di precisione” * e ha vantaggi quali il basso costo, la tempestività e l’accessibilità.

Lo studio ha coinvolto 1319 studenti con problemi ansioso-depressivi, che sono stati assegnati in maniera casuale a 3 gruppi: due gruppi hanno effettuato l’intervento on line – in un caso guidato/gestito da un terapeuta, nell’altro in auto-gestione, il gruppo di controllo ha invece ricevuto una terapia standard nel setting ambulatoriale 

I risultati:

  • gli studenti che hanno usufruito dell’intervento cognitivo-comportamentale in modalità on line e con la guida di un terapeuta avevano tassi di remissione/guarigione dai sintomi ansioso-depressivi più alti (quasi 52%) rispetto agli studenti del gruppo in modalità on line auto-gestita e del gruppo col trattamento standard
  • l’intervento cognitivo-comportamentale condotto in modalità on line e con la guida di un terapeuta è stato associato a una probabilità maggiore di remissione dei sintomi ansiosi e depressivi nel 91.7% degli studenti.

*Medicina di precisione: si tratta di un modello medico che si è sviluppato grazie alle possibilità offerte dalle soluzioni digitali di aumentare i processi di verifica e monitoraggio del successo degli interventi/terapie. Le sue caratteristiche principali sono l’individuazione della terapia medica più appropriata per ciascuno, la verifica costante degli effetti, la possibilità di correggere/modificare e ri-adattare nel minor tempo possibile (https://www.bigdata4innovation.it/data-science/cose-la-precision-medicine-e-come-permette-di-realizzare-la-precision-care-grazie-alla-data-science/)

 Benjet C, Zainal NH, Albor Y, et al. A Precision Treatment Model for Internet-Delivered Cognitive Behavioral Therapy for Anxiety and Depression Among University Students: A Secondary Analysis of a Randomized Clinical Trial. JAMA Psychiatry. 2023;80(8):768–777. doi:10.1001/jamapsychiatry.2023.1675

Gli effetti positivi dell’ortoterapia sulla salute psichica

L’orto-terapia è un intervento non farmacologico per la riduzione dello stress ormai accettato e utilizzato, poiché molti studi hanno dimostrato i suoi effetti terapeutici in vari setting, vari gruppi di destinatari e varie tipologie di intervento. Una recente revisione sistematica ha analizzato la letteratura esistente sull’efficacia di questa metodologia per la riduzione dello stress, evidenziando: un significativo miglioramento degli indicatori riguardanti la salute psichica; un collegamento tra gli effetti mitiganti dello stress e le caratteristiche della popolazione target nonché del contesto; l’impatto positivo in particolare di interventi realizzati in un setting virtuale; una durata ottimale dell’intervento tra i 100 e i 500 minuti.

Lu S, Liu J, Xu M, Xu F. Horticultural therapy for stress reduction: A systematic review and meta-analysis. Front Psychol. 2023 Jul 26;14:1086121. doi: 10.3389/fpsyg.2023.1086121. PMID: 37564307; PMCID: PMC10411738.

 

 

L’ortoterapia favorisce i legami sociali e riduce il rischio di depressione e demenza

Un recente studio (RCT – studio randomizzato controllato) ha indagato gli effetti biologici, psicologici e sociali dell’ortoterapia. La terapia orto-colturale si è rivelata efficace nell’abbassare i livelli dei marker infiammatori (indici che servono a determinare la causa e l’entità di una infiammazione a livello sistemico) e creare/rinforzare le * connessioni/relazioni sociali (social connectedness), entrambi considerati i due fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di patologie quali la demenza e la depressione nella terza età; tali effetti permangono sino a 6 mesi dopo la fine delle attività. Rimangono però ancora sconosciuti i meccanismi di azione di tali attività: l’ipotesi degli autori è che la “connessione sociale” sia il fattore determinante principale, responsabile della riduzione/miglioramento dello stato infiammatorio nelle persone anziane.

 * Con l’espressione “social connectedness” si intendono gli aspetti strutturali e funzionali delle relazioni sociali che alimentano la percezione individuale di significatività e legame reciproco con gli altri (van Bel et al., 2009) FROM Journal of Adolescence, 2021 (https://www.sciencedirect.com/topics/psychology/social-connectedness)

Ted Kheng Siang Ng, Daniel R.Y. Gan, Rathi Mahendran, Ee Heok Kua, Roger C-M Ho, Social connectedness as a mediator for horticultural therapy’s biological effect on community-dwelling older adults: Secondary analyses of a randomized controlled trial, Social Science & Medicine, Volume 284, 2021, 114191, ISSN 0277-9536, https://doi.org/10.1016/j.socscimed.2021.114191.

 

La sicurezza alimentare influenza la salute mentale dei più giovani

Uno studio canadese ha utilizzato i dati sanitari-amministrativi di una survey nazionale (Canadian Health Survey), identificando bambini e adolescenti (età da 1 a 17 anni) che avevano risposto al modulo Household Food Security e per i quali erano noti i contatti con i servizi da salute mentale nell’anno precedente alle risposte al sondaggio: 32.321 bambini e adolescenti residenti in Ontario. Sono state elaborate delle stime dei “rapporti di prevalenza” inerenti l’associazione tra insicurezza alimentare e utilizzo dei servizi di salute mentale.
I risultati principali:
– il 16 % dei bambini e adolescenti della survey vivevano in situazione di insicurezza alimentare
– il 9% del totale dei partecipanti aveva avuto un contatto con un ambulatorio di salute mentale e lo 0,6 con i servizi per situazione di acuzie ed emergenza
– la prevalenza dell’utilizzo dei servizi di salute mentale ambulatoriali o per cure acute è risultata più elevata per i bambini e gli adolescenti che vivevano in situazione di insicurezza alimentare rispetto ai loro coetanei senza insicurezza alimentare (rispettivamente 55 e 74%)
Lo studio conclude con il suggerimento di interventi mirati a supportare le famiglie in condizioni di insicurezza alimentare per migliorare la salute mentale dei giovani e ridurre il peso sul sistema sanitario.
 
Anderson KK, Clemens KK, Le B, et al. Household food insecurity and health service use for mental and substance use disorders among children and adolescents in Ontario, Canada. CMAJ. 2023;195(28):E948-E955. doi:10.1503/cmaj.230332

Evidenze sul ruolo terapeutico e le abilità dei clown-dottori

Uno studio pubblicato quest’anno, realizzato da ricercatori dell’università di Tel Aviv e dall’Israel Center for Medical Simulation, ha dimostrato il ruolo terapeutico e il valore clinico dell’attività dei clownterapeuti o clown-dottori. Studi precedenti avevano valutato l’impatto positivo di questo tipo di intervento in situazioni specifiche, questo recente studio ha identificato 40 abilità utilizzate da questi professionisti, che vanno oltre l’uso dell’ironia e il far divertire i pazienti.

La metodologia è qualitativa, “immersiva”, ha previsto 26 simulazioni video registrate e 12 interviste in profondità semi-strutturate con clown-terapeuti.
Tra le abilità – individuate attraverso un processo di consensus-building – figurano:

  • sapere creare un diversivo (“distraction medicine”)
  • capacità di agganciare/creare un legame (“anchoring”)
  • ridare empowerment al paziente (è lui/lei che decide se accettare o meno l’intervento del clown-terapeuta)
  • empatia
  • attitudine a esagerare (estremizzare la situazione può portare a un cambio di prospettiva)
  • capacità collaborativa
  • ilarità/allegria (è stato scientificamente dimostrato che ridere riduce gli ormoni dello stress, aumenta l’apporto di ossigeno nel sangue, migliora la funzione immunitaria, aumenta la soglia di sopportazione del dolore, e attiva aree cerebrali che producono sentimenti di gioia e relazioni)

Tra i principali obiettivi terapeutici: costruire una relazione, affrontare/gestire le emozioni, aumentare il senso di controllo, accudire/aver cura e sostenere/incoraggiare, motivare all’adesione al trattamento.

Karnieli-Miller O, Divon-Ophir O, Sagi D, Pessach-Gelblum L, Ziv A, Rozental L. More Than Just an Entertainment Show: Identification of Medical Clowns’ Communication Skills and Therapeutic Goals. Qualitative Health Research. 2023;33(1-2):25-38. doi:10.1177/10497323221139781

 
 
 

Richiedenti asilo e rifugiati tra le persone più vulnerabili ai problemi di salute mentale

Una revisione di evidenze internazionali e di esperienze nazionali ha messo in luce che i richiedenti asilo, i rifugiati e gli altri profughi hanno una salute mentale “povera” rispetto alla popolazione generale.

Si tratta dell’International Horizon Scanning and Learning Report, che riporta dati e risultati di studi scientifici e letteratura grigia di alcuni Paesi EU, e analizza le esperienze concrete e gli approcci innovativi ed efficaci utilizzati da Paesi quali Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia per proteggere la salute mentale e il benessere dei profughi.

Molti dei problemi mentali identificati sono collegati alle esperienze che queste persone vivono prima e dopo l’abbandono della propria casa: spesso vanno incontro a una perdita personale importante, sofferenze fisiche e altre situazioni stressanti; si trovano in pessime condizioni lavorative, abitative e di vita; inoltre sono privi di informazioni, non hanno certezze rispetto al loro status di immigrati, incontrano la potenziale ostilità locale, si scontrano con diverse politiche governative, e vanno incontro a una lunga forma di detenzione protratta priva di dignità. Nei rifugiati e nei profughi sono presenti livelli più elevati di disturbi legati alle condizioni di stress (ad esempio disturbo post traumatico da stress), e hanno un passato di Esperienze Infantili Sfavorevoli (ACEs – Adverse Childhood Experiences).

È indubbio che il contributo positivo di richiedenti asilo e rifugiati verso la comunità può essere maggiore se si promuove e protegge la loro salute mentale e fisica, garantendo un accesso ai servizi di base, sicurezza e supporto sociale.

LINK al Report:

Public Health Wales – WHO Collaborating Centre on Investment for Health and Well-being.

International Horizon Scanning and Learning report: Mental Health and Well-being of Refugees and Asylum-Seekers

Report 45: luglio 2023

Autori: Leah Silva, Daniela Stewart, Lauren Couzens, Sara Cooklin-Urbano, Georgia Saye, Mariana Dyako

Gli International Horizon Scanning and Learning Reports sono nati come parte della risposta del governo gallese alla pandemia di Covid-19, si sono poi ampliati ad altri argomenti prioritari di salute pubblica quali la promozione/protezione della salute delle persone, e un focus è stato dedicato specificamente a questo gruppo di persone.

Interventi basati su app per la prevenzione della depressione postpartum

Lo studio aveva come obiettivo di indagare se le applicazioni di intervento psicosociale (app) siano efficaci nel prevenire la depressione postpartum.

È stata condotta una ricerca iniziale di articoli il 26 marzo 2020 e la ricerca è stata aggiornata il 17 marzo 2023 sui principali database elettronici. Sono stati identificati 2515 riferimenti, e sedici studi sono stati infine inclusi nella revisione. È stata inoltre condotta una metanalisi di due studi sull’insorgenza della depressione postpartum.  

Lo studio presenta i risultati degli attuali RCT sugli interventi con le app, inclusa un’app con una componente psicosociale automatizzata per prevenire la depressione postpartum. Queste app hanno migliorato il punteggio EPDS (Edinburgh Postnatal Depression Scale); Hanno inoltre dimostrato di prevenire la depressione postpartum.

Miura Y, Ogawa Y, Shibata A, Kamijo K, Joko K, & Aoki T. (2023). App-based interventions for the prevention of postpartum depression: A systematic review and meta-analysis. BMC Pregnancy and Childbirth23(1), 441.

 

Gli interventi prenatali basati sullo yoga possono migliorare la salute mentale durante la gravidanza

È stata sviluppata una panoramica delle revisioni sistematiche con metanalisi per riassumere le prove sull’efficacia degli interventi prenatali basati sullo yoga sul dolore, sui sintomi psicologici e sulla qualità della vita durante la gravidanza. La ricerca è iniziata il 15 dicembre 2022, con l’interesse finalizzato su qualsiasi intervento prenatale basato sullo yoga. Il dolore, i sintomi psicologici e la qualità della vita sono stati considerati come misure di esito). Sono state incluse un totale di dieci revisioni sistematiche, incluse quindici metanalisi. Non sono state trovate metanalisi sul dolore e sulla qualità della vita. La maggior parte delle metanalisi (93%) ha mostrato che gli interventi prenatali basati sullo yoga sono più efficaci degli interventi di controllo nel ridurre i sintomi di ansia, depressione e stress. Tuttavia, la qualità metodologica complessiva delle revisioni sistematiche è stata giudicata criticamente bassa e la sovrapposizione degli studi primari tra le revisioni sistematiche è stata molto elevata. Complessivamente, gli interventi basati sullo yoga prenatale potrebbero migliorare la salute mentale delle donne incinte, sebbene a causa degli importanti difetti metodologici rilevati, future revisioni sistematiche dovrebbero migliorare la loro qualità metodologica prima di trarre conclusioni definitive su questo argomento.

Villar-Alises O, Martinez-Miranda P, & Martinez-Calderon J. (2023). Prenatal yoga-based interventions may improve mental health during pregnancy: An overview of systematic reviews with meta-analysis. International Journal of Environmental Research and Public Health, 20(2).

 

Esempio di revisione sistematica sulla prevenzione scolastica della violenza di genere

Le revisioni sistematiche convenzionali offrono poche informazioni su come funzionino gli interventi e per chi. Non è sufficientemente rigoroso il modo in cui le prove vengono identificate, valutate e sintetizzate. I ricercatori hanno sviluppato “revisioni sistematiche realistiche”, affrontando domande simili alle revisioni realistiche ma utilizzando metodi rigorosi. Questo metodo è stato applicato alla sintesi delle prove sulla prevenzione scolastica della violenza negli appuntamenti e nelle relazioni (DRV) e sulla violenza di genere (GBV). Il documento riflette su metodi e risultati complessivi. Attingendo alle descrizioni degli interventi, alle teorie del cambiamento e alle valutazioni dei processi, sono state sviluppate le seguenti ipotesi iniziali: gli interventi che innescano meccanismi di “trasformazione scolastica” (prevenzione della violenza cambiando gli ambienti scolastici) otterranno effetti maggiori rispetto a quelli che innescano la “sicurezza di base” (fermare la violenza sottolineando la sua inaccettabilità) o meccanismi di “sviluppo positivo” (sviluppo di abilità e relazioni più ampie degli studenti); tuttavia, la trasformazione della scuola funzionerebbe solo nelle scuole con un’elevata capacità organizzativa. Sono state utilizzate varie analisi innovative, alcune delle quali miravano a testare queste ipotesi e altre erano induttive, attingendo ai risultati disponibili. Nel complesso, gli interventi sono stati efficaci nel ridurre la DRV a lungo termine ma non la GBV o la DRV a breve termine. La prevenzione DRV si è verificata in modo più efficace tramite il meccanismo di “sicurezza di base”. I meccanismi di “trasformazione scolastica” sono stati più efficaci nella prevenzione della violenza di genere, ma solo nei paesi ad alto reddito. Gli impatti sulla vittimizzazione DRV a lungo termine erano maggiori quando si lavorava con una massa critica di ragazze partecipanti. Gli impatti sulla perpetrazione di DRV a lungo termine sono stati maggiori per i ragazzi. Gli interventi erano più efficaci quando si concentravano su abilità, atteggiamenti e relazioni, o mancavano il coinvolgimento dei genitori o le storie delle vittime. Il metodo ha fornito nuove intuizioni e dovrebbe essere utile ai responsabili politici che cercano i migliori interventi per i loro contesti.

Bonell C, Taylor B, Berry V, Filho SRP, Rizzo A, Farmer C, Hagell A, Young H, Orr N, Shaw N, Chollet A, Kiff F, Rigby E, Melendez-Torres GJ. Re-orientating systematic reviews to rigorously examine what works, for whom and how: Example of a realist systematic review of school-based prevention of dating and gender violence. Res Synth Methods. 2023 Jul;14(4):582-595. doi: 10.1002/jrsm.1644. Epub 2023 Jun 7. PMID: 37287195.