
L’insostenibile leggerezza dell’essere… giovani
Erano circa le 14, io ero alla mia scrivania in ufficio insieme a una collega, quando a un tratto squilla il telefono della reperibilità, quella suoneria che fa gelare il sangue… pochi squilli e rispondo.
Ma questa volta, dall’altra parte del telefono, a rispondere non fu il solito collega, bensì la madre del ragazzo infortunato che, con una voce bassa, tremolante e ancora incredula per ciò che i suoi occhi avevano visto, ripeteva:
“Forse è morto!”








