Il reddito di cittadinanza garantito può essere una politica contro la povertà
Il reddito di cittadinanza garantito si propone come approccio più efficace per alleviare la povertà, rispetto ai programmi di social welfare in atto.
Le disuguaglianze di salute sono differenze prevenibili e ingiuste nello stato di salute tra gruppi, popolazioni o individui. Esse esistono a causa della distribuzione diseguale di risorse sociali, economiche e ambientali all’interno delle società, condizioni che a loro volta determinano il rischio che le persone hanno di sviluppare o prevenire malattie e le opportunità di aver accesso a trattamenti appropriati.
Quest’area tematica ospita i documenti e le risorse utili per descrivere l’andamento delle disuguaglianze negli esiti della salute della popolazione, per identificarne le cause e mettere in campo interventi in grado di contrastarle.
I contenuti pubblicati in quest’area sono a cura di: Luisella Gilardi, Lidia Fubini, Silvano Santoro.
Siti correlati:
www.disuguaglianzedisalute.it
www.instituteofhealthequity.org/
Il reddito di cittadinanza garantito si propone come approccio più efficace per alleviare la povertà, rispetto ai programmi di social welfare in atto.
È possibile rendere posti migliori i nostri paesi, le nostre città? Luoghi dove tutte le persone hanno possibilità di raggiungere una qualità di vita salutare e che le soddisfa? Questo articolo riflette su questa speranza con tre contributi rivolti principalmente alla sanità pubblica e alle amministrazioni locali.
Come le autorità locali e i decisori politici possono comprendere i reali bisogni della popolazione e soprattutto delle persone in condizioni di maggiore vulnerabilità? Dors presenta il Policy Précis di EuroHealthnet
L’11 ottobre, presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, si terrà
un grande laboratorio con un filo conduttore che ruota intorno alla parola CONNESSIONI. Una parola che rappresenta, secondo i nostri valori, il presente e il futuro della Promozione della Salute e del contrasto alle disuguaglianze.
L’inflazione può incidere negativamente e in vari modi sulla salute di società e individui. Comprendere e agire per mitigare gli effetti dell’inflazione sulla salute sono questioni di rilevanza contemporanea. Uno studio recente affronta il problema.
Come ridurre gli squilibri di potere e le disuguaglianze di un sistema commerciale soprattutto orientato al profitto? Un articolo pubblicato su Lancet affronta la questione.
Gli enti commerciali possono avere impatti positivi e negativi sulla salute e sulla società. Prodotti e servizi benefici possono migliorare la salute, ma esiste anche il rischio di danni alla salute umana, all’ambiente e all’equità sociale a causa del capitalismo del libero mercato e delle multinazionali. Lo studio di Gilmore et al. pubblicato su Lancet analizza questi effetti.
Questo è il titolo del seminario che ha chiuso il progetto Io sto bene qui in montagna! È stata un’occasione di confronto e continuità, a partire dai risultati della valutazione di impatto, sulle principali sfide che riguardano i servizi per l’infanzia immaginando sviluppi futuri tenendo conto delle lezioni apprese dal progetto.
Ripensare l’assistenza sanitaria per soddisfare i bisogni, valorizzare chi svolge lavori di cura e favorire una “Economia del Benessere”. Questo è il tema che affronta il Policy Précis di EuroHealthNet, dal titolo “Ridurre le disuguaglianze investendo in un sistema sanitario che promuove salute”, che Dors ha tradotto in italiano.
In occasione del 10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale, DoRS ha preparato un articolo sulle conseguenze negative della povertà sulla salute mentale e sulle raccomandazioni per far fronte a tale impatto. È ormai evidente da anni il rapporto tra salute fisica e mentale e condizioni economiche, grazie a studi autorevoli che hanno dimostrato che l’aspettativa di vita di una persona che vive in Europa, in America e in Giappone è doppia rispetto a quella di chi vive in Africa, e di un terzo superiore a quella di chi vive in India e Sud America (Marmot, M. 2017) : le persone socialmente e culturalmente svantaggiate vivono in luoghi degradati, sono spesso esposte a guerre e violenza, hanno un accesso limitato all’istruzione e scarsa aderenza alle cure. Per i problemi mentali sono fattori aggravanti lo scarso riconoscimento della malattia, la paura dello stigma, le minori possibilità di accesso ai servizi e di opportunità di cura e sostegno.