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Promozione della salute, coesione sociale e sviluppo sostenibile. Buone prassi e fattori di successo

• Spazio pubblico, il suo valore e le sue potenzialità
• Fattori di successo dei progetti – per promuovere salute e qualità della vita – attraverso cambiamenti dello spazio pubblico
• Il progetto Uno spazio pubblico accessibile per tutti in cinque minuti
• Che cosa si intende con progetto modello
• Contenuti per approfondire

Lo spazio pubblico appartiene a tutti noi. Come fare perché sia usato volentieri dalle persone? Se pensiamo a un luogo pubblico del nostro quartiere: ci rechiamo volentieri in quel luogo? Abbiamo voglia di soffermarci?

Uno spazio pubblico, per quanto ricco di natura, deve avere un’identità. Se disponiamo di luoghi attrattivi nei quali ritrovarci per svolgere attività che animano il quartiere, si favorirà la coesione sociale e si creerà appartenenza. Un tavolo è più utile di una panchina in termini di animazione.
È fondamentale che questi spazi siano raggiungibili a piedi o in bicicletta. Se i percorsi sono brevi, l’auto non serve più.

Nei progetti di riqualificazione e di valorizzazione dello spazio pubblico, intervengono i seguenti elementi chiave:

la salute della popolazione è l’elemento trainante: dare agli abitanti di un quartiere più possibilità di muoversi attivamente nella quotidianità in tempi conciliabili con la scansione delle proprie giornate familiari, lavorative, di vita
la partecipazione è un elemento da curare per garantire scambio e relazione tra le persone
le risorse finanziarie disponibili
il tempo. Tenere conto che lavorare con un approccio interdisciplinare richiede tempi lunghi dedicati a conoscere i punti di vista e gli approcci degli attori coinvolti nel progetto. È necessario un impegno a lungo termine da parte degli enti pubblici
le connessioni con soggetti di settori (apparentemente) distanti dai temi del progetto. Insieme si svilupperanno strumenti di lavoro trasversali.

Insediamenti che promuovono percorsi brevi, movimento e incontri è uno dei cinque temi prioritari proposti ai Comuni, Regioni e Cantoni svizzeri per candidare progetti innovativi su sviluppo territoriale, politica della mobilità e sviluppo sostenibile. Questa iniziativa è promossa dalla Confederazione Svizzera, sotto la responsabilità dell’ARE – Ufficio federale dello sviluppo territoriale – che nella programmazione 2020-2024 ha finanziato 31 dei 103 progetti presentati.

Insediamenti che promuovono percorsi brevi, movimento e incontri è anche il titolo del report che descrive bisogni, obiettivi e risultati degli otto progetti modello sostenuti da ARE dal 2020 al 2024. Il report, in lingua italiana, è una lettura agile e ricca di immagini che documentano quanto realizzato dai gruppi di ricerca e dalla popolazione residente in territori con esigenze diverse. La collaborazione di tutte le parti coinvolte è l’aspetto fondamentale a tutti i progetti.

Il report contiene undici fattori di successo, tratti dai progetti modello, per attuare progetti simili. Ogni fattore è accompagnato da un consiglio pratico.

I fattori di successo sono:

• coinvolgete alti livelli statali
• abbandonate il pensiero in compartimenti stagni
• considerate i bambini come un importante gruppo target
• organizzate un incontro
• comunicate in modo efficace
• cercate il dialogo diretto
• offrite qualcosa di nuovo piuttosto che eliminare ciò che è vecchio
• pensate a salute e ambiente come a una cosa sola
• piccoli passi
• tenete l’obiettivo finale sempre in vista
• collaborate con le scuole universitarie

I progetti modello sono lo strumento adottato dalla Confederazione Svizzera per applicare nuovi approcci e metodi. Gli attori coinvolti su scala locale, regionale e cantonale sono incentivati a sviluppare e a sperimentare sui territori soluzioni innovative negli ambiti prioritari definiti dalla Confederazione. I traguardi raggiunti e le conoscenze acquisite possono servire da modello per altri progetti.

Nello specifico, un progetto modello:

• fornisce l’ambiente di prova ideale per nuovi approcci
• insegna a selezionare in modo più mirato metodi o a migliorarli
• deve avere una progettazione flessibile
• intende dimostrare su piccola scala in quali condizioni funziona un nuovo approccio, affinché le amministrazioni locali e la società civile siano motivate a lanciare progetti simili nel contesto territoriale di competenza.

In questa pagina si trova la documentazione che l’ARE ha predisposto per candidare progetti modello nella programmazione 2025-2030.

Il report dedica un approfondimento al progetto Uno spazio pubblico accessibile per tutti in cinque minuti, intervistando la responsabile e coordinatrice del progetto: Julie Riedo, urbanista della città di Yverdon-les-Bains.

Yverdon-les-Bains è la stazione termale più importante della Svizzera occidentale. Attenta ai temi dell’inclusione già dall’800 quando il celebre pedagogo svizzero Johann Heinrich Pestalozzi – influenzato inizialmente dalle idee di Jean-Jacques Rousseau – diresse dal 1805 al 1825 nel castello savoiardo che domina il centro storico, un istituto per bambini indigenti, divenuto poi famoso in tutto il mondo.

Il suo territorio naturale offre ampie aree verdi e blu, ma nel centro cittadino, densamente edificato, è molto difficile edificare nuovi parchi accessibili, soprattutto dalle persone anziane, in al massimo cinque minuti a piedi. Il progetto modello vuole promuovere l’attività fisica nella popolazione e a valorizzare i quartieri finora ignorati; per questo l’amministrazione comunale ha condotto una mappatura dello spazio pubblico: dei 150 luoghi pubblici individuati, sono stati scelte 4 aree dove realizzare aree verdi.

In questo progetto “non accade nulla che le persone non vogliano” – riporta Julie Riedo. “I residenti decidono insieme come sfruttare e strutturare lo spazio esterno e come appropriarsene passo dopo passo. E non crediate che sia un’impresa facile soprattutto nei quartieri che hanno una brutta reputazione”.

Cosa succede quando il gruppo di ricerca che avvia e coordina il progetto si ritira dal quartiere? Si creano strutture che permettono al progetto di continuare, come nuove associazioni. Già prima della realizzazione si creano condizioni perché la popolazione si identifichi con il progetto e possa dare il proprio contributo; si coinvolgono associazioni di quartiere, per la terza età; si costruiscono partenariati, ad esempio, con gli assessorati dei Comuni.

Immagine dell’articolo rappresenta gli interventi di oasi cittadine realizzati nella città di Yverdon-les-Bains. L’immagine è tratta dal sito web: Insediamenti che promuovono percorsi brevi, movimento e incontri.

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