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Ridurre il consumo dannoso di alcol: una priorità di sanità pubblica

Vincenzo Rubino – Educatore Professionale presso il Servizio delle dipendenze di Rivoli, ASL TO3 Piemonte – fa il punto su uno dei principali fattori di rischio di morte prematura, di insorgenza di malattie non trasmissibili e di lesioni: il consumo dannoso di alcol.

L’alcol è considerato il quinto fattore di rischio per il carico di malattia globale. Il suo consumo eccessivo è responsabile di circa 3 milioni di morti nel mondo, più dell’ipertensione e del diabete messi insieme. Anche un consumo moderato, equivalente a una o due bevande alcoliche al giorno, è associato ad un aumentato rischio di insorgenza di tumore.

L’articolo, partendo dai dati sul consumo annuale a livello mondiale, entra poi nel dettaglio delle abitudini europee mostrando le differenze tra le nazioni e arrivando a caratterizzare il consumo anche a livello delle singole regioni italiane.

Il problema è diffuso e rilevante. La buona notizia è che disponiamo di politiche di prevenzione che si sono dimostrate efficaci nel ridurre il consumo dannoso di alcol: rafforzare le restrizioni sulla disponibilità, migliorare le contromisure per la guida in stato di ebbrezza, facilitare l’accesso a screening, interventi e trattamenti, rinforzare divieti e restrizioni alla commercializzazione, aumentare i prezzi.

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