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Cultura e salute

Connessioni: tra inclusione e salute globale

L’11 ottobre, presso la Lavanderia a Vapore di Collegno, si terrà
un grande laboratorio con un filo conduttore che ruota intorno alla parola CONNESSIONI. Una parola che rappresenta, secondo i nostri valori, il presente e il futuro della Promozione della Salute e del contrasto alle disuguaglianze.

Animali guerra

Gli animali non fanno la guerra

Non mi ero mai posta il problema degli animali in guerra finché non ho scoperto questa lapide posta a Grugliasco (To), fuori dalla facoltà di veterinaria, in memoria delle vittime della Grande Guerra sulla quale si ricordano le truppe silenziose (cavalli, muli, asini, cammelli, elefanti, cani, gatti, piccioni viaggiatori, bovini) vittime inconsapevoli e innocenti.

La cultura risorsa per la salute

Le Reti HPH&HS danno appuntamento a Torino (4-5 giugno) per un’occasione di studio e confronto: riconsiderare la dimensione umana della relazione di cura attraverso l’approccio delle arti e della cultura, affinché la relazione ri-diventi fattore di cambiamento nella pratica professionale, nella programmazione e gestione dei servizi, nella ricerca e formazione.

cultura salute

L’arte e la cultura hanno un impatto positivo sulla salute e il benessere della popolazione: il Report dell’University College di Londra

L’UCL – University College of London ha pubblicato un recente REPORT che sintetizza le ricerche svolte dal Social Biobehavioural Research Group negli ultimi 5 anni sul legame tra la partecipazione ad attività artistico-culturali e la salute/benessere della popolazione. Dors ha selezionato e approfondito alcuni ambiti tematici quali gli impatti sulla salute psicologica e sociale di bambini/adolescenti e sulla salute mentale degli adulti, e le disuguaglianze nell’accesso alle arti e alla cultura.

Teatro e carcere: il progetto nazionale Per Aspera ad Astra

Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è un progetto in corso in 15 carceri italiane, giunto alla V edizione, con capofila l’associazione toscana Carte Blanche (ente responsabile della progettazione e delle attività formative della rete di Teatri Nazionali) e il coinvolgimento di importanti realtà teatrali che svolgono attività di ricerca artistica nelle carceri.
L’iniziativa è partita dall’esperienza della Compagnia della Fortezza di Volterra, è promossa da ACRI-Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa con Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra (capofila), ed è sostenuta da 11 Fondazioni di origine bancaria, coinvolgendo circa 400 detenuti, che partecipano a percorsi di formazione professionale nel settore del teatro (attori e drammaturghi, scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci) e a laboratori teatrali.
 
Le compagnie e le carceri coinvolte:  
 
Casa di Reclusione di Volterra (Pi) – Carte Blanche / Compagnia della Fortezza
Casa di Reclusione Milano Opera – Opera Liquida
Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” – Teatro e Società
Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” – Associazione Baccanica
Casa di Reclusione di Vigevano (Pv) – FormAttArt
Casa di Reclusione di Padova – Teatro Stabile del Veneto 
Casa Circondariale di La Spezia – Associazione Gli Scarti
Casa Circondariale di Cagliari Uta – Cada Die Teatro
Casa Circondariale di Perugia Capanne – Teatro Stabile dell’Umbria
Casa Circondariale di Bologna “Dozza” – Teatro dell’Argine
Casa di Reclusione di Saluzzo (Cn) – Voci Erranti
Casa Circondariale di Genova Marassi – Teatro Necessario
Carcere di Teramo – ACS Abruzzo
Istituto Penale per i Minorenni di Milano “Beccaria” – Associazione Puntozero
Istituto Penale per i Minorenni di Bari “Fornelli” – Teatro Kismet Opera di Bari, Teatri di Bari
 
A Torino si è svolto lo spettacolo “Finestre” (24 – 27 ottobre) presso il Teatro della casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”. Lo spettacolo è frutto di laboratori a cui hanno partecipato 51 detenuti, che hanno collaborato alla realizzazione delle scenografie e al testo, scrivendo frasi e battute caratterizzate dal bisogno/desiderio di alimentare la Speranza come contraltare alla disperazione del “nulla” dopo l’uscita dal carcere. Un contributo significativo allo spettacolo è arrivato anche dal Primo Liceo Artistico e dall’IIS Giulio di Torino.