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Comunità attive. Ora c’è l’Accordo tra ANCI Piemonte e Regione Piemonte

Quando pensiamo ad azioni intersettoriali per promuovere salute, ci prefiguriamo di realizzare da subito un “intreccio” di ambiti, conoscenze, competenze, risorse, scelte e azioni.

Nell’edizione aggiornata 2021 del Glossario della promozione della salute, l’Organizzazione Mondiale della Salute definisce l’azione intersettoriale a favore della salute prima di tutto come “allineamento delle strategie di intervento e delle risorse tra gli attori di due o più settori politici, al fine di raggiungere obiettivi tra loro complementari, che migliorino la salute o i determinanti di salute”.

Allineare le agende dei decisori è un passaggio essenziale anche per dare la stessa priorità alla promozione dell’attività fisica nella vita delle persone e della comunità.

Disporre sulla stessa linea – ovvero dare lo stesso valore ai benefici che derivano da stili di vita attivi per le persone, nei territori, nelle comunità -, individuando opportunità comuni per sostenere l’attività fisica è uno tra i primi passaggi indicati dalla guida “10 ways to prioritise physical activity actions”, realizzata a fine 2022 dalla Società internazionale per l’attività fisica e la salute (Ispah).

La guida completa il documento “Eight investments that work for physical activity” (Ispah, 2020) che indica ai decisori politici e amministrativi gli interventi prioritari per promuovere l’attività fisica, a patto che essi adottino un approccio sistemico.

Perché, quando l’obiettivo è investire nella promozione di stili di vita salutari e attivi a livello di comunità, l’allineamento delle agende dei portatori di interesse appartenenti a più settori – Sanità, Enti Locali, Scuola, Pianificazione Urbanistica, Sport, Luoghi di valoro – garantisce la sostenibilità di tale approccio e migliora risultati di “ben-essere” e salute per:

  • identificare e ottenere il sostegno di più attori possibili che costituiscono il sistema
  • comprendere insieme le cause profonde dell’inattività fisica e come il lavoro di ciascuno possa contribuire alla soluzione
  • governare il processo e monitorare i risultati
  • concedere il tempo necessario per costruire o rafforzare le relazioni, per sviluppare la fiducia tra i partner e per assicurarsi che il sistema disponga delle capacità e dei mezzi necessari per il cambiamento auspicato.

Questi sono i principi e i valori che hanno guidato, a luglio 2023, ANCI Piemonte e Regione Piemonte ad approvare lo schema di Accordo di collaborazione per sostenere lo sviluppo di Comunità attive perché entrambi riconoscono come finalità comune il ben-essere dei cittadini e condividono l’importanza di promuovere e supportare politiche e azioni integrate e intersettoriali per rendere gli ambienti di vita più salutari, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della popolazione.
Ai primi di ottobre l’Accordo approvato è stato firmato dalle parti.

L’Accordo di collaborazione tra ANCI Piemonte e Regione Piemonte è il risultato importante di un percorso di dialogo e confronto avviato nel 2022 da Regione Piemonte con l’Associazione Regionale dei Comuni piemontesi nell’ambito della programmazione regionale del Piano di Prevenzione 2020-2025 (PRP) – Programma 16. Governance del Piano regionale di prevenzione.

L’Accordo vuole sostenere le iniziative di promozione di stili di vita salutari, previste da tutti i programmi del PRP e in particolare le azioni locali del Programma 2 Comunità Attive. Le comunità locali diventano protagoniste di una collaborazione e co-progettazione, valorizzando le tante risorse già esistenti e attivandone di nuove, che vede nelle Amministrazioni Locali un punto di riferimento e coordinamento.

Dors ha intervistato chi ha seguito l’iter di costruzione di questo Accordo e che parteciperà alla nuova fase del percorso, già avviata in queste settimane, per definire strategie condivise volte a concretizzare le finalità e gli obiettivi dell’Accordo stesso.

Per ANCI Piemonte, abbiamo chiesto a Marco Orlando – Direttore ANCI Piemonte, Vincenzo Andrea Camarda – Vicepresidente ANCI Piemonte con deleghe alle Politiche del Welfare, Immigrazione e Edilizia sociale –, Carla Dell’Accio – Responsabile ufficio relazioni istituzionali e a Mara Begheldo – Segretario della consulta con deleghe alle Politiche del Welfare, Immigrazione e Edilizia sociale:

Come l’accordo con Regione Piemonte rappresenta il valore della collaborazione per promuovere comunità attive e per sostenere le Amministrazioni locali a tenere alto nelle proprie agende gli stili di vita attivi e salutari?

Il valore aggiunto lo possiamo sintetizzare in uno degli obiettivi dell’Accordo stesso impegnandoci a far sì che questo si concretizzi su tutti i territori: “consolidare i processi di intersettorialità a livello locale e sviluppare e mantenere reti che promuovano scelte favorevoli a comportamenti corretti per la salute”.

L’Accordo vuole essere e deve soprattutto essere un’ulteriore sollecitazione affinché gli amministratori locali, i dirigenti e i funzionari dei Comuni, possano esercitare, sul tema della salute, troppo spesso “delegato” alle ASL, un ruolo dinamico divenendo così vere e proprie “Comunità attive” attraverso la diffusione di prassi e comportamenti che favoriscano la prevenzione e l’adozione di uno stile di vita salutare.

I Comuni devono adattare e implementare le linee guida del Piano di Prevenzione in base alle specificità del loro territorio garantendo l’efficacia delle misure a livello locale e la collaborazione tra la Regione e i Comuni singoli è fondamentale per garantire una risposta coordinata ed efficace.

La collaborazione con ANCI favorisce la possibilità di promuovere a livello locale progetti di sensibilizzazione, campagne di promozione di stili di vita salutari e altre iniziative preventive, attraverso momenti partecipati e di veri e propri “laboratori di Comunità” con l’obiettivo di individuare le strategie migliori per quel Comune, proponendo azioni di accompagnamento e confronto costanti fra i diversi attori del singolo territorio ma anche momenti allargati di condivisione e crescita collettiva.

L’accordo è lo strumento privilegiato che favorisce l’individuazione delle buone prassi, il consolidamento dei processi, ma soprattutto vuole concretizzare azioni di informazione, formazione e sostegno ai Comuni, anche e soprattutto ai più piccoli, affinché possano beneficiare delle esperienze di altri, e attivare sui propri territori gli strumenti e le azioni necessarie per creare contesti favorevoli alla salute dei propri cittadini.

L’ANCI può così svolgere un ruolo chiave nel coordinare le azioni a livello comunale e facilitare la comunicazione fra gli enti locali e le autorità sanitarie.

Sul piano pratico, ciò presuppone anche l’elaborazione di nuove forme di collaborazione con organizzazioni della società civile, agenzie indipendenti e organismi di esperti che favoriscano lo sviluppo di sinergie tra soggetti pubblici e privati, finalizzate ad incentivare la cultura della prevenzione, promozione ed educazione alla salute, quale strumento utile e prezioso per responsabilizzare la comunità e i singoli a scelte di vita salutari.

 

Per Regione Piemonte, abbiamo chiesto a Gigliana Mainardi – Referente regionale per la promozione della salute, Monica Bonifetto – Referente regionale del Programma 16. Governance del Piano regionale di prevenzione e a Alda Cosola – Referente regionale del Programma 2. Comunità attive:

Come l’accordo con ANCI Piemonte rappresenta il valore della collaborazione per promuovere comunità attive e per sostenere i professionisti sanitari locali nel facilitare stili di vita attivi e salutari?

L’accordo con ANCI rappresenta per gli operatori sanitari una cornice istituzionale importante, per dare forza alle azioni che vengono intraprese e sviluppate a livello locale. 

Avere un accordo siglato con ANCI dà una forza maggiore a coloro che si interfacciano con i Comuni, perché sanno di muoversi all’interno di una intesa tra la Sanità regionale e l’Associazione dei Comuni piemontesi.

I professionisti sanitari nelle ASL si interfacciano di frequente con i Comuni (Sindaci, Assessori, Funzionari, ecc) per discutere delle azioni previste dal Piano di Prevenzione e della loro fattibilità, al fine di costruire alleanze preziose e indispensabili per la salute dei cittadini.

È infatti obiettivo comune promuovere la salute e far sì che le persone mantengano buone abitudini di vita, ovvero favorire la costruzione di ‘Comunità Attive’: ‘Attive’ sia dal punto di vista della pratica dell’attività fisica, ma anche nella vivacità e curiosità verso tutti gli ambiti della vita, che siano partecipanti attivi alle proposte culturali, artistiche, scientifiche, ambientali, sociali, presenti sul territorio.

Costruire e mantenere Comunità Attive significa valorizzare quanto già presente sui territori e renderlo noto ai cittadini, perché possano usufruirne. I servizi di promozione della salute delle ASL stanno infatti realizzando una mappatura per raccogliere e dare valore alle numerose attività presenti sul territorio, ambienti, luoghi naturali, strutture, progetti o iniziative presenti nei Comuni, tesi a facilitare una vita attiva.

Nei prossimi anni verrà infatti svolta una importante azione di comunicazione per far conoscere alla popolazione tutte le opportunità presenti.

 

Leggi e scarica la DGR n. 20-7269 del 24/07/2023 – Deliberazione della Giunta Regionale 24 luglio 2023, n. 20-7269 Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 (PRP) di cui alla DGR n. 16-4469 del 29/12/2021. Approvazione schema Accordo di collaborazione tra la Regione Piemonte e Associazione Nazionale Comuni Italiani – Associazione Regionale del Piemonte (ANCI Piemonte) per la promozione di ”Comunità attive”.

 

 

 

Foto articolo da Depositphoto.it

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