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Violenza di genere; meno chiamate al 1522 nell’ultimo trimestre 2022

Secondo la rilevazione Istat pubblicata il 10 marzo 2023 c’è stata una diminuzione significativa delle chiamate al 1522 (numero di pubblica utilità per la violenza di genere e lo stalking. Si passa infatti da 11.337 chiamate a 9.877 del 2022 (-13%) nel quarto trimestre (raffrontato allo stesso periodo nel 2021). La diminuzione è più evidente per quanto concerne il contatto telefonico (-15.1%) e minima rispetto alla chat (-0,85%).

 Osservando la composizione percentuale delle chiamate per tipo di motivo, la richiesta di informazioni sul servizio 1522 rappresenta il 32,5% delle chiamate valide. Su questo valore pesa l’effetto della giornata del 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne), quando sotto la spinta dei mass-media e dei social l’utenza è risultata più sollecitata a rivolgersi al servizio per avere maggiori informazioni sulla attività fornite dal numero di pubblica utilità.

 Analizzando i tipi di violenze subite, il 63,5% delle vittime dichiara di averne subito più di un tipo. I dati continuano a confermare quanto analizzato finora; le violenze maggiormente riportate nel complesso sono le minacce (37,5%) e la violenza psicologica (35,7%). Se si considera, però, la violenza che spinge maggiormente le vittime a contattare il numero di pubblica utilità 1522, quella fisica (40,1%) risulta essere la prevalente.

Nel quarto trimestre 2022 nel 55% dei casi le vittime con figli dichiarano che i propri figli hanno assistito alla violenza e nel 15,3% l’hanno subita loro stessi. Questi dati evidenziano come la violenza assistita sia un fenomeno ancora molto diffuso.

Dal racconto che le vittime fanno alle operatrici del 1522 emerge che la maggior parte di esse non denuncia la violenza subita alle autorità competenti. Solo il 14,5% nel quarto trimestre 2022 ha infatti denunciato la violenza subita (399 vittime). Questo dato è peraltro in lieve diminuzione rispetto ai precedenti trimestri.

Le tavole messe a disposizione dall’Istat riportano informazioni su:

  • il profilo delle vittime che si rivolgono al servizio per regione,
  • la tempistica delle chiamate per giorno della settimana e per ora della giornata,
  • i luoghi principali in cui avviene l’atto violento, nonché sugli effetti da esso generati sia direttamente sulle vittime sia sui figli.

 

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