I programmi di prescrizione sociale si stanno diffondendo in molti Paesi europei e non solo. Gli studi ne hanno dimostrato l’efficacia, misurando il guadagno di salute per le persone e la riduzione dei costi sanitari per la cura delle malattie. Il Cultural Welfare Center propone un’indagine per ricostruire il panorama italiano delle esperienze che si ispirano o già si caratterizzano, in toto o in parte, come programmi di prescrizione sociale, a partire dalle proposte di attività artistiche e culturali. E nell’autunno è programmato un ciclo di webinar per approfondire il modello della prescrizione sociale con esperti e testimonianze.
Nella prima parte dell’articolo sono presentate le caratteristiche della prescrizione sociale secondo il modello presentato dall’OMS nel 2022 e successivamente le modalità e le scadenze per partecipare all’indagine e al ciclo di webinar.
LA PRESCRIZIONE SOCIALE
Che cos’è?
La prescrizione sociale è un programma organizzato di assistenza sanitaria (territoriale e ospedaliera) basato sulla promozione del ben-essere e della salute e sulla prevenzione dei comportamenti e fattori di rischio. Grazie all’intervento precoce e al consiglio di operatori sanitari e sociali, le persone possono (e sono accompagnate, se lo desiderano) assumere scelte comportamentali favorevoli alla salute e al ben-essere e protettive nei confronti delle malattie cronico-degenerative. L’utilizzo, organizzato e accompagnato, delle risorse culturali e sociali, già presenti nei territori, valorizza l’esperienza di sé e la relazione con l’altro e con la comunità. Molte sono le pratiche salutogeniche prescritte: movimento e attività fisica, alimentazione salutare, gestione dello stress (es. mindfulness) e dei comportamenti a rischio (es. fumo, alcol…), esperienze artistiche e culturali (video) … tutte proposte da vivere in gruppo, come opportunità di socializzazione.
Chi sono i destinatari della Prescrizione Sociale?
Sebbene la prescrizione sociale possa giovare a chiunque, gli studi indicano che le persone più fragili sono quelle che possono trarne maggiori benefici. In particolare:
• persone con patologie croniche o con fattori di rischio per queste
• persone sole o socialmente isolate
• persone ad alto rischio di disturbi mentali
• persone vulnerabili, ad esempio a causa dell’età o della loro condizione socio-economica.
La prescrizione sociale mette, sostenendole, queste persone nella condizione di prendersi cura della propria salute a partire dal ben-essere e qualità della vita percepita, non solo individualmente ma anche con il supporto sociale del gruppo all’interno di reti sociali (Glossario OMS, 2021). A livello individuale permette di sviluppare le abilità per la salute e la vita (life skill) superando i determinati sociali che condizionano negativamente l’alfabetizzazione per la salute (health literacy) (Glossario OMS, 2021). A livello di politiche sanitarie sostiene il ri-orientamento dei servizi sanitari (Glossario OMS, 2021), ad esempio, nella concretizzazione delle Case di Comunità e nel contrasto delle liste di attesa.
Come funziona un programma efficace?
Un buon programma è caratterizzato dai fattori tipici di un’infrastruttura per la Promozione della Salute (Glossario OMS, 2021) con un’impostazione salutogenica e socio-ecologica ed è composto da:
• un modello organizzativo costituito da un gruppo di riferimento centrale per la pianificazione e valutazione di impatto (ad esempio a livello di ASL o Consorzio Socio-Assistenziale) e un gruppo di riferimento locale per il coordinamento, il monitoraggio e l’attuazione (ad esempio a livello di Distretto Sanitario – Casa di Comunità – o di aree territoriali – Centri per la Famiglia)
• un gruppo di operatori di collegamento adeguatamente formati al couselling e al monitoraggio individuale e organizzativo
• un sistema di governo e cura delle collaborazioni inter-settoriali per attivare le risorse e i servizi della comunità locale
• un sistema di monitoraggio del programma e di valutazione di impatto su salute, ben-essere e qualità della vita e sui costi socio-sanitari.
Guadagni di salute per le persone e riduzione dei costi per la Sanità
“Gli studi di efficacia sulla salute e sul ben-essere dei programmi di Prescrizione Sociale presentati nel documento, tratti dalla letteratura di economia sanitaria, sono abbondanti: acclarano il risparmio dato dalla minor prescrizione di farmaci (es. ipoglicemizzanti, insulina, antidolorifici, psicofarmaci…), esami inappropriati (es. radiografie, tac…), prestazioni mediche e riabilitative. L’OMS indica che ogni sterlina investita nell’AOP- Art on Prescription ha un impatto positivo in 2,3 sterline. Introdurre l’approccio è quindi una questione di volontà politica e professionale nella cura di prossimità. … I risultati sono molto promettenti per tutti i soggetti (come leggiamo dai modelli della piramide di Kaiser e delle Condizioni Innovative per la Cura e la Cronicità proposti dal Piano Nazionale della Cronicità, 2016), ma sono soprattutto le persone più vulnerabili o che appartengono a fasce di svantaggio socio-economico, che ne traggono maggior beneficio.
I programmi di Prescrizione Sociale hanno le carte in regola per dare un po’ di più a chi ha meno, soprattutto in termini di competenze nel prendersi cura di sé, realizzare le proprie aspirazioni al meglio e rialzarsi dalle cadute nella vita.”
Questa citazione è stata tratta dall’introduzione italiana del documento “A toolkit on how to implement social prescribing”, pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS, 2022). Il documento ha l’obiettivo di fornire a organizzazioni sanitarie, sociali, culturali e del terzo settore, ai loro decisori e a singoli professionisti e volontari una guida pratica per l’attuazione di un programma di prescrizione sociale da proporre a cittadini e pazienti dei servizi sanitari e sociali.
La traduzione italiana è stata curata da una rete di partner intersettoriale costituita da: Istituto Superiore di Sanità, CCW Cultural Welfare Center e DoRS Regione Piemonte, in collaborazione con Centro BACH-Università̀ di Chieti e Pescara, Centro per la Salute del Bambino e Fondazione Medicina a Misura di Donna. La rete si sta impegnando a far conoscere e diffondere il documento e ad intercettare e far emergere esperienze italiane che già si stanno muovendo in questa direzione.
LA PRIMA INDAGINE SULLA PRESCRIZIONE SOCIALE DI ATTIVITÀ ARTISTICHE E CULTURALI IN ITALIA
Il CCW – Cultural Welfare Center lancia un’indagine sullo stato dell’arte della prescrizione sociale di attività artistiche e culturali in Italia. L’indagine rientra in un progetto di ricerca del CCW, grazie alla collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo – Obiettivo Cultura, Missione Favorire partecipazione attiva.
La rilevazione ha l’obiettivo di delineare il panorama attuale delle iniziative italiane che, su indicazione di medici, psicologi, e altri operatori sanitari, integrano pratiche artistiche e culturali nei percorsi di prevenzione e cura, contribuendo al ben-essere e alla salute delle persone.
Chi può partecipare? Enti e operatori dei settori artistico, culturale, sanitario, educativo e sociale, Pubbliche Amministrazioni e investitori sociali che abbiano già sperimentato – o intendano sperimentare – l’inserimento di attività artistiche e culturali nei propri programmi attraverso una logica di prescrizione sociale, con la messa a sistema delle risorse di comunità consigliate dal mondo sanitario per promuovere ben-essere e salute (es: gruppi di cammino, gruppi attività fisica adattata, laboratori di cucina, incontri di mindfulness,…).
Per partecipare all’indagine si può compilare il questionario online entro il 30 settembre: la compilazione richiede circa 20 minuti e le risposte saranno trattate in forma anonima e confidenziale. Per approfondimenti e collegamento al questionario leggi il seguente articolo.
LA BUSSOLA: UN CICLO DI WEBINAR SULLA PRESCRIZIONE SOCIALE CULTURALE
La CCW School promuove un ciclo di cinque webinar pomeridiani (10 novembre – 9 dicembre) per approfondire il modello della prescrizione sociale con esperti e testimonianze affrontando i seguenti punti:
- • Introduzione alla prescrizione sociale: che cos’è, dove nasce, come si è sviluppata a livello internazionale
- • Quali opportunità per lo sviluppo
- • Quali sono le risorse abilitanti
- • Qual è il potenziale impatto
- • Le migliori esperienze nel mondo e in Italia
Il percorso è rivolto a operatori sanitari, sociali e culturali, provenienti dalla Pubblica Amministrazione e dal terzo settore, investitori sociali interessati a sperimentare e adottare la prescrizione sociale. Il corso sarà accreditato per il rilascio di crediti formativi ECM, validi per le professioni sanitarie.
Il programma è curato scientificamente da Annalisa Cicerchia e Catterina Seia – CCW con le partnership di DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte – ASL TO3, COREP – Consorzio per la Ricerca e l’Educazione Permanente Università di Torino e Università di Messina, Rete HPH – Ospedali per la Promozione della Salute e dei Servizi Sanitari, DAIRI – Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria.
Per approfondimenti e iscrizione (entro il 15 settembre fino ad esaurimento posti, massimo 250 partecipanti) leggi il seguente articolo.