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La farina di grillo è ufficialmente un nuovo alimento

Introduzione

Gli insetti commestibili rappresentano una delle fonti proteiche più promettenti per sostenere l’aumento della popolazione umana, principalmente nei paesi in via di sviluppo. La farina di grillo (più correttamente occorre parlare di polvere proteica di grillo – così la troveremo indicata nelle etichette) è ricca di proteine, minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. E’ priva di glutine, il che la rende un’opzione ideale per le persone con celiachia o intolleranza al glutine ed è anche ricca di fibre, favorisce, quindi, una digestione sana e regolare. Il consumo di polvere di grillo può produrre benefici per l’ambiente rispetto all’uso di fonti proteiche convenzionali come la carne.
Ad oggi risulta più costosa rispetto ad altre tipologie di farina, inoltre, poiché i grilli sono ancora considerati un alimento poco convenzionale, occorre valutarne l’accettazione da parte dei consumatori.

Normativa in Italia e in Europa che regolamenta l’uso alimentare di polvere di grillo

A livello europeo è stata inserita nell’elenco delle materie prime alimentari che possono essere utilizzate per l’alimentazione umana e animale. L’apertura alla vendita di alimenti derivati da insetti è frutto del regolamento UE sui “novel food” entrato in vigore a gennaio 2018. La normativa permette di riconoscere insetti e polveri da essi derivate sia come nuovi alimenti sia come prodotti tradizionali provenienti da Paesi terzi. Prima della polvere di grillo, per esempio, la UE aveva già autorizzato la commercializzazione della larva gialla della farina e della locusta migratoria.

La polvere di grillo deve rispettare i requisiti di sicurezza alimentare stabiliti dalla legislazione europea, tra cui la normativa sulla salute e la sicurezza alimentare (Regolamento CE n. 178/2002), la normativa sulla qualità degli alimenti per animali (Regolamento CE n. 767/2009) e la normativa sugli additivi alimentari (Regolamento CE n. 1333/2008). Il via libera all’immissione in commercio della polvere di grillo è prevista dal Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023, pubblicato previo parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

In Italia, l’uso alimentare di polvere di grillo è regolamentato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). Queste istituzioni hanno stabilito i requisiti per la produzione e il controllo della qualità della polvere di grillo per l’uso alimentare, garantendone sicurezza e salubrità per l’uso alimentare sia umano che animale.

Come si allevano i grilli

L’allevamento di grilli è una pratica che sta crescendo in tutto il mondo, sia per la loro importanza come fonte di proteine per l’alimentazione umana che per l’alimentazione animale. Gli allevamenti di grilli sono spesso costruiti in modo simile a quelli delle galline o dei conigli, ma con alcune importanti differenze. Ad esempio, i grilli per sopravvivere e prosperare hanno bisogno di temperature e umidità ben controllate e necessitano di una dieta bilanciata che comprende vegetali, farina e acqua.

Per garantire la sicurezza alimentare e la qualità della polvere, è importante che gli allevamenti di grilli siano condotti in modo responsabile, che siano sottoposti a regolari controlli sanitari e che l’alimentazione fornita sia priva di sostanze chimiche pericolose.

Dove e come si produce la polvere di grillo commercializzata in Italia

Attualmente l’azienda vietnamita Cricket One è l’unico soggetto autorizzato a immettere la polvere di grillo sul mercato dell’UE. La specie di grillo utilizzata per ottenere la polvere è Acheta Domesticus. Gli insetti sono allevati in condizioni controllate per garantirne la qualità e la sicurezza alimentare. In alcuni Paesi, come l’Olanda e il Belgio, l’allevamento di grilli per la produzione di polvere è un’attività ben sviluppata e sta crescendo in popolarità. In altri Paesi, come il Nord America, l’allevamento di grilli per l’alimentazione umana è ancora in fase di sviluppo, ma sta crescendo rapidamente.

Indipendentemente dal luogo di produzione, è importante che la polvere di grillo sia prodotta seguendo rigorosi standard di qualità e sicurezza alimentare per garantirne la salubrità. Inoltre, è importante verificare che sia ottenuta da fonti sostenibili e che gli insetti siano allevati in modo responsabile e senza trattamenti inappropriati. La produzione della polvere di grillo parzialmente sgrassata prevede una serie di fasi prestabilite:
– un periodo di digiuno di 24 ore degli insetti per consentire lo svuotamento intestinale;
– l’uccisione degli insetti mediante congelamento;
– il lavaggio;
– il trattamento termico;
– l’essiccazione;
– l’estrazione dell’olio (estrusione meccanica);
– la macinazione.

Caratteristiche nutrizionali

La polvere di grillo è un’alternativa nutriente e sostenibile ai prodotti a base di farina di frumento e il suo utilizzo sta crescendo in tutto il mondo a causa della sua eccezionale quantità di proteine (oltre il 65%, valore 2-3 volte maggiore rispetto alla carne rossa), acidi grassi insaturi, minerali (fosforo, potassio, calcio, magnesio, zolfo), vitamine (principalmente quelle del gruppo B) e fibre (circa il 9%). E’ anche priva di glutine e quindi adatta a molte persone con intolleranze alimentari.

Possibili controindicazioni nell’uso di polvere di grilli

L’acquisto di polvere di grillo in Italia, la sua popolarità e disponibilità stanno crescendo a un ritmo costante. Occorre comunque considerare alcuni possibili effetti indesiderati, benché questi siano generalmente lievi e si manifestino raramente:
1. Reazioni allergiche: la polvere di grillo può provocare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere.
2. Intolleranza alimentare: la polvere di grillo è priva di glutine, ma alcune persone possono essere intolleranti ad altri ingredienti presenti come ad esempio la chitina o la soia.
3. Problemi gastrointestinali: alcune persone possono manifestare problemi gastrointestinali come diarrea, nausea o dolori addominali. Questi sintomi possono essere causati dalla presenza nella polvere di proteine e fibre insolubili.
In generale, l’uso di polvere di grillo è considerato sicuro per la maggior parte delle persone. Tuttavia, per evitare problemi gastrointestinali, è importante evitare di consumarne grandi quantità in un solo pasto.

Benefici per l’ambiente

L’uso di polvere di grillo come fonte alternativa di proteine alimentari può produrre benefici per l’ambiente rispetto all’uso di fonti proteiche convenzionali come la carne. Ecco alcuni di questi vantaggi:
1. Impatto sulle risorse idriche: la produzione di proteine ottenute da insetti richiede molta meno acqua rispetto alla produzione di carne di origine animale.
2. Emissioni di gas serra: la produzione di polvere di grillo ha un’impronta di carbonio significativamente più bassa rispetto alla produzione di carne.
3. Uso efficiente delle risorse: gli insetti possono nutrirsi di scarti organici, aumentando l’efficienza nell’utilizzo delle risorse.
4. Occupazione di spazio: la produzione di polvere di grillo richiede molto meno suolo rispetto alla produzione di carne poiché gli insetti possono essere allevati in spazi molto più piccoli.

In sintesi, l’uso di polvere di grillo come fonte di proteine può contribuire a una produzione alimentare più sostenibile e a una riduzione dell’impatto ambientale associato alla produzione di alimenti proteici.

Revisioni sistematiche sull’uso di polvere di grillo come fonte alternativa di proteine alimentari

Sono molte le revisioni sistematiche che hanno valutato sia gli aspetti nutrizionali sia quelli ambientali dell’uso di polvere di grillo. In termini nutrizionali, hanno dimostrato che la polvere di grillo è una fonte completa di proteine e contiene anche una buona quantità di aminoacidi essenziali, grassi sani e minerali. In termini ambientali, hanno evidenziato che l’allevamento di insetti per la produzione di polvere di grillo ha un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto alla produzione di carne di origine animale (meno acqua, meno suolo e meno emissioni di gas serra).

Le revisioni sistematiche hanno supportato l’idea che l’uso di polvere di grillo come fonte alternativa di proteine alimentari possa rappresentare una soluzione sostenibile per la produzione di alimenti. Ulteriori ricerche sono necessarie per valutare in modo più dettagliato gli aspetti nutrizionali e ambientali dell’uso di polvere di grillo e per garantirne la sicurezza alimentare a lungo termine.

Per approfondire

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023 che autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) quale nuovo alimento e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.

D’Antonio, V., Battista, N., Sacchetti, G., Di Mattia, C., & Serafini, M. (2021). Functional properties of edible insects: a systematic review. Nutrition Research Reviews, 1-22.

Dagevos, H. (2021). A literature review of consumer research on edible insects: recent evidence and new vistas from 2019 studies. Journal of Insects as Food and Feed7(3), 249-259.

Florença, S. G., Guiné, R. P., Gonçalves, F. J., Barroca, M. J., Ferreira, M., Costa, C. A., … & Cunha, L. M. (2022). The motivations for consumption of edible insects: A systematic review. Foods11(22), 3643.

Mancini, S., Moruzzo, R., Riccioli, F., & Paci, G. (2019). European consumers’ readiness to adopt insects as food. A review. Food Research International122, 661-678.

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