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Le sfide affrontate dalle persone ad alto rischio affette da covid-19: come migliorare i percorsi assistenziali e terapeutici?

Il 14 novembre di quest’anno, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, si è svolta la conferenza di presentazione delle Raccomandazioni politiche per le persone ad alto rischio affette da covid-19.
Il documento è stato elaborato a febbraio dai Gruppi di pazienti (PAGs – Patients Advocacy Groups) membri di un Advisory Board internazionale, e da esperti indipendenti, e sostenuto da Active Citizenship Network – il ramo europeo di Cittadinanzattiva.

Le Raccomandazioni si rivolgono ai politici europei e internazionali affinchè venga superata l’attuale frammentazione dell’assistenza riguardante i pazienti affetti da covid-19 considerati ad alto rischio, attraverso l’individuazione/istituzione di percorsi terapeutici adeguati/ottimali e lo sviluppo/manutenzione di sistemi di sorveglianza efficaci.

La dichiarazione dell’OMS di fine dell’emergenza sanitaria globale di covid-19 di maggio di quest’anno non ha eclissato il virus, che continua a restare in circolazione e causare una malattia non più inaspettata, su cui continuano ad essere necessarie risposte efficaci e coordinate.

Ecco perchè a livello europeo sono state avviate varie iniziative focalizzate sulla promozione/protezione dell’accesso all’assistenza e alle terapie durante e dopo la pandemia di covid-19, e sul miglioramento delle competenze di health literacy nella popolazione e nei pazienti per aumentare il loro coinvolgimento nel contrasto dell’infezione.
La stesura delle Raccomandazioni si inserisce in questo scenario di lotta/mitigazione del virus.

I messaggi chiave sono i seguenti:
  • aumentare la consapevolezza dei rischi e la conoscenza dei sintomi dell’infezione di covid-19 attraverso campagne di comunicazione rivolte alle differenti categorie di gruppi ad alto rischio e ai professionisti sanitari
  • trasformare/riorientare i servizi sanitari attraverso investimenti sulle tecnologie informatiche di “salute digitale” e la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari e “flessibili” i pazienti
  • predisporre un quadro politico completo, garantendo l’accesso a test gratuiti ai gruppi a rischio elevato, dando priorità al covid-19 all’interno delle politiche sanitarie nazionali, garantendo l’equità dell’accesso ai trattamenti/terapie, e promuovendo/finanziando la ricerca su diagnosi, monitoraggio, trattamento e conseguenze post covid / long Covid.
 
 

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