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Richiedenti asilo e rifugiati tra le persone più vulnerabili ai problemi di salute mentale

Una revisione di evidenze internazionali e di esperienze nazionali ha messo in luce che i richiedenti asilo, i rifugiati e gli altri profughi hanno una salute mentale “povera” rispetto alla popolazione generale.

Si tratta dell’International Horizon Scanning and Learning Report, che riporta dati e risultati di studi scientifici e letteratura grigia di alcuni Paesi EU, e analizza le esperienze concrete e gli approcci innovativi ed efficaci utilizzati da Paesi quali Germania, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia per proteggere la salute mentale e il benessere dei profughi.

Molti dei problemi mentali identificati sono collegati alle esperienze che queste persone vivono prima e dopo l’abbandono della propria casa: spesso vanno incontro a una perdita personale importante, sofferenze fisiche e altre situazioni stressanti; si trovano in pessime condizioni lavorative, abitative e di vita; inoltre sono privi di informazioni, non hanno certezze rispetto al loro status di immigrati, incontrano la potenziale ostilità locale, si scontrano con diverse politiche governative, e vanno incontro a una lunga forma di detenzione protratta priva di dignità. Nei rifugiati e nei profughi sono presenti livelli più elevati di disturbi legati alle condizioni di stress (ad esempio disturbo post traumatico da stress), e hanno un passato di Esperienze Infantili Sfavorevoli (ACEs – Adverse Childhood Experiences).

È indubbio che il contributo positivo di richiedenti asilo e rifugiati verso la comunità può essere maggiore se si promuove e protegge la loro salute mentale e fisica, garantendo un accesso ai servizi di base, sicurezza e supporto sociale.

LINK al Report:

Public Health Wales – WHO Collaborating Centre on Investment for Health and Well-being.

International Horizon Scanning and Learning report: Mental Health and Well-being of Refugees and Asylum-Seekers

Report 45: luglio 2023

Autori: Leah Silva, Daniela Stewart, Lauren Couzens, Sara Cooklin-Urbano, Georgia Saye, Mariana Dyako

Gli International Horizon Scanning and Learning Reports sono nati come parte della risposta del governo gallese alla pandemia di Covid-19, si sono poi ampliati ad altri argomenti prioritari di salute pubblica quali la promozione/protezione della salute delle persone, e un focus è stato dedicato specificamente a questo gruppo di persone.

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