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Chiusura delle scuole nella seconda ondata di Covid-19: come ha inciso sul benessere psicologico degli studenti?

Una revisione sistematica

La chiusura delle scuole iniziata nel mese di Marzo 2020, nel corso della prima ondata pandemica, è poi continuata in forme diverse (chiusura completa, parziale o in forma ibrida) per tutto l’anno scolastico 2020-2021 con un calendario scolastico inconsueto e dettato da focolai e tassi di incidenza nella comunità. Questo ha causato negli studenti della scuola primaria, secondaria e dell’università una condizione di stress  psicologico, non solo per i molti ostacoli dell’apprendimento a distanza, di carattere tecnologico e didattico, ma anche e soprattutto per le conseguenze sociali ed emotive dell’isolamento e del distanziamento imposti.

Se la letteratura scientifica ha ben documentato, l’impatto negativo che la chiusura delle scuole ha avuto sulla salute fisica e mentale di bambini e giovani durante i periodi di lockdown della prima fase di pandemia, non erano invece disponibili studi riferiti alle fasi successive della pandemia.

Un gruppo di lavoro dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE-Scuola) ha condotto una revisione sistematica, School closures and mental health, wellbeing and health behaviours among children and adolescents during the second COVID-19 wave: a systematic review of the literature, per valutare l’impatto della chiusura delle scuole di qualsiasi ordine e grado durante la seconda ondata pandemica (a partire dall’anno scolastico 2020/2021), sulla salute mentale degli studenti. La revisione è stata pubblicata sull’ultimo numero di Epidemiologia & Prevenzione (settembre-dicembre 2022). 

Sono stati inclusi 12 studi osservazionali, condotti fra settembre 2020 e aprile 2021, per un totale di 27.787 partecipanti. Sono stati esclusi gli studi condotti durante la prima ondata pandemica (anno scolastico 2019-2020) e /o nei periodi di lockdown o di confinamento obbligatorio.  Tre studi riguardano studenti universitari, due studi, studenti delle scuole secondarie di secondo grado e gli altri una popolazione studentesca mista tra scuola primaria e secondaria di primo grado. La qualità metodologica degli studi inclusi è media e/o alta.

I risultati della revisione indicano un peggioramento dei problemi di salute mentale di bambini e adolescenti, associati alla chiusura prolungata delle scuole e all’utilizzo prolungato  della didattica a distanza (DAD). In particolare si segnala l’associazione tra chiusura delle scuole e rischio di suicidio e ideazione suicidaria, sintomi di salute mentale quali ansia, depressione, disturbi emozionali e stress. I disturbi del sonno e l’uso di alcol o droghe sono invece stati valutati solo da un numero limitato di studi. Infine non è possibile escludere un confondimento residuo per la concomitanza di altre misure restrittive e di isolamento messe in atto.

Nonostante i limiti, la revisione conferma che la chiusura delle scuole e l’attivazione della DAD hanno un impatto negativo sulla salute mentale degli studenti. La disponibilità dei vaccini anche per bambini e giovani, potrà evitare la chiusura prolungata delle scuole, anche nel caso di nuove ondate pandemiche.

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