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Salute e qualità della vita nella società del benessere – Prospettive interdisciplinari

Seconda presentazione del libro con tavola rotonda il 16 maggio a Torino (ore 9-13) presso Palazzo Badini-Confalonieri nella Sala Lauree del Dipartimento di Psicologia in Via Verdi 19.

È il titolo del volume scritto da Norma De Piccoli (Carocci editore, 2014) docente di Psicologia Sociale e di Comunità dell’Università di Torino. Sarà presentato a Torino (giovedì 17 aprile, ore 17,00) nell’ambito del Cenacolo su “Cultura e Benessere” promosso dalle Officine CAOS e dal Comitato Emergenza Cultura Piemonte presso il teatro di Piazza Montale 18/a.
I temi principali sono la salute, il benessere, la qualità della vita e la felicità, letti e riflettuti con una prospettiva interdisciplinare. Servendosi del più recente dibattito teorico come stimolo per leggere la realtà attuale, il volume si divide in due parti: la prima affronta i temi secondo una prospettiva ecologico-sistemica e salutogenica volta ad analizzare le complesse relazioni tra individuo e contesto; la seconda approfondisce aspetti specifici relativi alla salute, alla qualità della vita e ai ruoli sociali: essere genitori, essere donne ed essere anziani.

Perché sviluppare una riflessione su aspetti quali salute, benessere e, perfino felicità, proprio in periodo di crisi economica, sociale e politica?
“Per diverse ragioni, scientifiche, culturali ed etiche, che cito qui in “ordine sparso” – risponde Norma De Piccoli.
La necessità di sviluppare una riflessione interdisciplinare e transdisciplinare su aspetti che riguardano la vita delle persone, la quale non può essere considerata e analizzata solo secondo specifici settori e ambiti disciplinari. Accanto a una iper-specializzazione e settorializzazione della scienza, della cultura e della politica, si pone la necessità di istituire dei “luoghi”, concreti e simbolici, in cui, in qualche modo, si “ricomponga” la totalità dell’essere umano. La necessità di considerare la salute secondo nuovi paradigmi, a fronte dei cambiamenti della nostra epoca che portano a ripensare in termini innovativi il tema della salute e della qualità della vita, quali l’invecchiamento della popolazione, una riduzione dei tempi di permanenza nelle strutture ospedaliere, l’aumento delle malattie croniche, l’incidenza degli stili di vita sulla salute, e altro ancora. Ciò porta anche a una rivisitazione con cui i servizi sanitari sono stati sino ad ora erogati, poiché è sempre più emergente far fronte a una domanda di assistenza diversa rispetto al passato, trovando connessioni tra ambiti troppo spesso separati, quali quello della sanità e delle politiche sociali e delle comunità locali.
A fronte di una serie di riflessioni, che focalizzano la necessità di sviluppare prospettive che potremmo definire salutogeniche, osserviamo come siano scarsi gli studi che permettono di dimostrare quali fattori concorrano allo sviluppo della salute e della qualità della vita e come troppo spesso i dati utilizzati facciano riferimento solo a una riduzione dei tassi di mortalità e di morbilità come indicatori di un maggior benessere.
Recenti analisi epidemiologiche dimostrano, con “dati alla mano”, come migliorare il benessere e la qualità della vita (come ad esempio: sviluppando contesti inclusivi, favorendo le reti di relazione tra le persone, ecc.) porti dei benefici in termini di incidenza e prevalenza di certe patologie. La necessità, partendo dagli assunti enunciati, di sviluppare forme di valutazione e di analisi che trascendano la prospettiva evidence-based perché, come afferma Max Plank “se è vero ciò che si può valutare non è vero l’opposto”.
Il volume vuole fornire una riflessione al fine di raccogliere una letteratura che, allo stato attuale, risulta alquanto dispersa e frammentata. L’obiettivo è quello di illustrare i principali paradigmi e modelli teorici di riferimento, lasciando sullo sfondo eventuali lavori di ricerca, che non costituiscono quindi qui l’elemento principale, ma solo un eventuale sostegno allo sviluppo della riflessione.
Con questo testo l’autrice intende aprire una riflessione, e non tanto fornire risposte. E la riflessione prende avvio all’interno del Cenacolo con una tavola rotonda su “Cultura e Benessere” promossa dal Comitato Emergenza Cultura Piemonte e dalle Officine CAOS, animate da Gabriele Boccacini: un confronto fra operatori culturali e politici sul tema dell’efficacia dell’attività culturale ai fini del benessere e dell’investimento sociale. A conclusione delle tavola rotonda è prevista una cena conviviale e lo spettacolo “DIES Giorni Contati” di Stalker Teatro, creando così un’occasione concreta di incontro, benessere e cultura.

Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto ad agganciare e intrecciare i temi del benessere e della cultura?
“Attualmente, nella speranza di una trasformazione sensata del sistema cultura, – risponde Gabriele Boccacini – nel quadro di un miglioramento complessivo della crescita economica e sociale del paese, il Comitato intende proseguire la sua azione di approfondimento e di confronto per preparare, insieme a tutte le forze politiche e sociali interessate, una piattaforma di istanze e di modalità che possano garantire un rinnovato sviluppo e diffusione della cultura sul nostro territorio, che si intrecci con il benessere e la qualità della vita. Sentiamo che questo è un modo per far star bene e riconnettere le persone con le loro storie, una strada possibile per investire nella salute della società.
Salute, istruzione, relazioni sociali, patrimonio culturale, sostenibilità ambientale, qualità dei serivizi, ricerca e innovazione: sono alcuni dei parametri che rientrano nel BES (Benessere Equo Sostenibile), nuovo indice sviluppato da OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), ISTAT e CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) per valutare il progresso della società, non solo dal punto di vista economico, come fa il PIL, ma anche ambientale e sociale.
Anche la qualità della vita e la felicità si possono diffondere e misurare? Questa è la domanda che ci interroga e ci spinge a far incontrare e intrecciare saperi, conoscenze e politiche”.

Quindi appuntamento al Teatro CAOS (Piazza Montale 18/a – Torino) per il Cenacolo giovedì 17 aprile alle ore 17.
Per motivi organizzativi, si prega di dare conferma della propria partecipazione entro lunedì 14 aprile, telefonando allo 011 7399833 o scrivendo una mail al comitato-emergenza-cultura, specificando se si partecipa anche alla cena conviviale e allo spettacolo. Il costo dello spettacolo è di 5 euro (anziché 9 euro) per chi partecipa ai lavori del pomeriggio. Ingresso omaggio per disoccupati con attestazione o tessera e disabili.

DoRS collabora a questo Cenacolo nel solco della riflessione aperta con il Forum Teatro, Salute e Benessere per un dialogo che apra a un nuovo pensiero e una nuova azione per un welfare locale che coniughi salute e cultura. Un prossimo appuntamento sarà dato dalla presentazione del libro di Francesco Bottaccioli “Epigenetica e Psiconeuroendocrinoimmunologia. Le due facce della rivoluzione in corso nelle scienze della vita.” (Edra, gennaio 2014). L’incontro con l’autore in occasione del Forum Teatro, Benessere e Salute (ottobre 2013) ci ha dato la possibilità di aprire un nuovo sguardo tra scienza e filosofia.
Il libro ricostruisce, in termini scientifici e filosofici, le caratteristiche fondamentali della rivoluzione che sta avvenendo sotto i nostri occhi nelle basi della biologia molecolare (Epigenetica) e della fisiopatologia (Psiconeuroendocrinoimmunologia).
Con la Psiconeuroendocrinoimmunologia si ha il superamento della separazione tra cultura e natura, tramite la dimostrazione, basata su solide verifiche sperimentali, che la dimensione culturale comunica con la dimensione biologica e che entrambe si influenzano vicendevolmente. Con l’ Epigenetica viene a spezzarsi l’ultimo diaframma che oscurava la via della conoscenza di questi fenomeni a livello molecolare: gli eventi mentali, consci e inconsci, si traducono in segnatura epigenetica che modula l’espressione genica di pattern di informazione cruciali per la normale attività dell’essere umano.
Da questa doppia rivoluzione nelle scienze della vita emerge una visione complessa dell’individuo e dei microsistemi vitali, che spiega e interpreta in modo non riduzionista sia il livello dell’organismo sia quello del genoma.
È il superamento di una visione semplificata e frammentata dell’essere umano, da tempo oggetto di critica, la quale fino ad ora è però rimasta al di qua della scienza. Oggi, proprio in virtù degli sviluppi della conoscenza scientifica e del paradigma sistemico che l’Autore applica a tali avanzamenti, è possibile superare la semplificazione del reale, riorientando la ricerca sull’essere umano e fondando su nuove basi la prevenzione e la cura.
Appuntamento al Circolo dei Lettori il 28 aprile alle 18 presso Palazzo Graneri della Roccia in via Bogino 9 a Torino.

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