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salute mentale bambini

Bambini e adolescenti: come promuovere e sostenere il loro benessere e la loro salute mentale?

 Il contesto

A livello dell’UE, l’European Education Area promuove lo sviluppo di un “approccio globale alla scuola” (whole-school approach) per affrontare il problema della salute mentale e del benessere nelle scuole e costruire ambienti di apprendimento positivi per tutti gli studenti e per i loro insegnanti. Uno degli attori cardine è NESET, una rete di esperti che lavorano sulla dimensione sociale dell’istruzione e della formazione, istituita su iniziativa della Direzione generale dell’Istruzione e della cultura della Commissione europea (DG EAC), che ha tra i suoi prodotti ad esempio un report del 2021 dedicato alla valutazione dell’educazione sociale ed emotiva in Europa

Sono due le principali iniziative della Commissione per sostenere i Paesi dell’UE nello sviluppo di un approccio globale – formativo e inclusivo – alla scuola:

 

L’approccio al benessere e alla salute mentale basato sull’intero sistema scuola si configura come obiettivo principale dell’istruzione per tutti i bambini, e si concentra su strategie universali. Gli studenti a rischio o che soffrono di problemi di salute mentale beneficiano inoltre di interventi mirati, in collaborazione con professionisti della salute mentale e con i familiari. L’approccio sottolinea anche l’importanza di affrontare la salute mentale e il benessere degli insegnanti e di tutto il personale scolastico, e i loro bisogni formativi. L’implementazione di un simile approccio nelle scuole richiede uno sforzo globale e coordinato a tutti i livelli del sistema educativo (dalla governance alle singole scuole, classi e studenti) e attraverso le politiche (comprese sanità, politiche sociali, migrazione, giustizia).

 

Benessere e salute mentale attraverso l’educazione

La salute mentale positiva, come definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si riferisce a uno stato di benessere in cui i bambini e i giovani realizzano le proprie capacità, imparano a far fronte agli stress comuni della vita, sviluppano un senso positivo di identità e la capacità di gestire pensieri ed emozioni, costruire relazioni sociali e acquisire un’educazione che favorisca la cittadinanza attiva. Un approccio scolastico globale al benessere e alla salute mentale, in cui tutti gli attori scolastici (personale docente e non docente, studenti, genitori e famiglie) e gli stakeholder esterni alla scuola hanno un ruolo essenziale da svolgere, porta alla promozione di una salute mentale positiva. L’istruzione implica gettare i semi del benessere emotivo (attraverso la promozione dell’apprendimento sociale ed emotivo) in modo che i bambini comprendano le proprie emozioni e possano esprimersi come membri apprezzati della comunità scolastica.

 

Dati sulle difficoltà di salute mentale ed emotiva

L’8% dei bambini in tutto il mondo (5-9 anni) e il 14% degli adolescenti (10-19 anni) vive con un problema di salute mentale (OMS, 2022)

Il 35% dei tredicenni in Europa riferisce basso tono dell’umore, nervosismo e sintomi psicosomatici, più di una volta a settimana (OMS Regional Office for Europe, 2020)

Un bambino su 5 è preoccupato del bullismo (Unicef, 2021)

Depressione e disturbi d’ansia sono tra le prime cinque cause di malattia (OMS, 2022)

Il suicidio è la principale causa di morte tra adolescenti (10-19 anni) nei Paesi a basso e medio reddito e la seconda nei Paesi ad alto reddito (OMS Regional Office for Europe, 2022)

La solitudine è strettamente associata a problemi di salute mentale, e il 13% dei bambini europei dichiara di sentirsi solo a scuola (European Commission’s Joint Research Centre – JRC, 2022)

La pandemia da COVID ha esacerbato queste difficoltà (Cowie & Myers, 2020)

 

Fattori di rischio e di protezione per la salute mentale ed emotiva

A) Fattori di rischio

Fattori familiari: bassa qualità delle relazioni sociali con i genitori; esperienze infantili sfavorevoli come negligenza, abusi domestici o specifiche circostanze familiari, come la morte di un genitore o la condotta criminale dei genitori.

Fattori sociali e ambientali: povertà, crisi economica, deprivazione, comunità emarginata, isolamento sociale, discriminazione, isolamento sociale, contesto migratorio, mancanza di una casa.

Fattori individuali: malattie fisiche croniche, difficoltà di comunicazione, forte abuso di alcool/droghe/sostanze, insuccesso scolastico, fallimento accademico, attività sessuale minorile. Attenzione: spesso i fattori individuali sono fortemente influenzati dal contesto familiare e sociale in cui i bambini vivono.

B) Fattori protettivi

Fattori familiari: relazioni di sostegno con gli adulti, risorse materiali, reddito familiare regolare, disciplina, sostegno all’istruzione.

Fattori sociali e ambientali: accesso a buone strutture educative, rete di supporto a livello di comunità, politiche scolastiche favorenti un comportamento positivo, politiche efficaci contro il bullismo, scuole collegate a servizi sociali e psicologici, e reti di comunità locali.

Fattori individuali: senso di padronanza, buone capacità sociali, partecipazione ad attività extrascolastiche (sport, arte), buona salute, livello elevato di autostima.

 

Disturbi mentali prevalenti

Disturbi internalizzanti

La depressione è un disturbo mentale comune, caratterizzato da tristezza e infelicità, scarsa concentrazione, letargia, ritiro sociale, disturbi alimentari, visione negativa di sé e dell’ambiente.

I pensieri suicidi e l’autolesionismo sono comuni tra gli studenti con problemi di depressione. Il comportamento autolesionista (più comune tra le ragazze) ha un picco a metà adolescenza. Il suicidio è una delle principali cause di morte in adolescenza, con i ragazzi particolarmente a rischio.

L’ansia comprende l’ansia generalizzata, l’ansia da separazione e le fobie specifiche, come il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD), la fobia sociale e gli attacchi di panico. Spesso è accompagnata da disagio, preoccupazioni sull’identità e sull’immagine corporea. L’ansia da separazione comporta un eccessivo attaccamento ai genitori o il rifiuto della scuola.

 

Disturbi esternalizzanti

Comportamento aggressivo – è comune durante l’infanzia e l’adolescenza, spesso legato al disturbo da deficit di attenzione (ADD).

Abuso di alcol e droghe – I tassi di abuso di alcol/droghe sono più elevati tra i giovani con disturbi mentali. L’abuso di alcol/droga è causa di disabilità permanente e persino di morte, oltre che di criminalità, comportamenti antisociali, stigmatizzazione ed esclusione sociale.

 

Alcuni esempi di come le scuole possano promuovere la salute e il benessere mentale

  • Promuovere la salute e il benessere emotivo di tutti i bambini trasformando il contesto scolastico in una “zona di sicurezza”: ad esempio, le Schools of Sanctuary 
  • Creare politiche scolastiche inclusive basate sulla conoscenza sui problemi di salute mentale dei giovani: ad esempio il progetto europeo RESCUR Surfing the Waves 
  • Creare un buon rapporto con i genitori/accompagnatori: ad esempio, il programma Pharos
  • Lavorare in modo collaborativo in team multidisciplinari a scuola e nella comunità: ad es. EU Guidelines – Rights of the Child
  • Sviluppare una combinazione di metodi di intervento che sviluppino la resilienza, l’autostima e le capacità di coping nei ragazzi, nelle loro famiglie e comunità: ad esempio i progetti Youth dell’organizzazione californiana SHIFA
  • Rafforzare l’intera scuola come comunità solidale, cooperativa e attenta: ad esempio, Anti-Bullying Alliance
  • Affrontare barriere come lo stigma, consentire agli studenti vulnerabili di sviluppare la loro capacità di agire e di esprimersi e di integrarsi in gruppi altruisti di pari, ad esempio, la campagna e i relativi programmi di Anti-Bullying 101! della Fondazione inglese Diana Award, che prevedono tra le varie azioni la formazione di giovani “ambasciatori anti-bullismo”
  • Promuovere attivamente le relazioni interculturali e di appartenenza nel gruppo dei pari, sviluppare relazioni tra il personale e gli studenti: ad esempio, il Progetto Haven
  • Garantire che gli studenti abbiano accesso, quando necessario, al relativo supporto professionale da parte di psicologi, counselor e psicoterapeuti: per esempio attraverso gli interventi di Trauma-Focused Cognitive Behaviour Therapy (TF-CBT)
  • Promuovere uno stile di vita sano e attivo già nella giovane età e durante tutto il percorso formativo. Ciò migliorerà fattori protettivi quali un’alimentazione sana e una regolare attività fisica, riduzione/assenza del consumo di tabacco e alcol, e della commercializzazione di opzioni alimentari non salutari [https://erasmus-plus.ec.europa.eu/projects/search/details/2019-1-LU01-KA201-050112]

 

Bibliografia

European Commission, Directorate-General for Education, Youth, Sport and Culture, Well-being and mental health through education, Publications Office of the European Union, 2023 https://data.europa.eu/doi/10.2766/310296

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