I termini sono presentati con la loro definizione “classica” da “vocabolario” e corredati da esempi che li contestualizzano rispetto al loro utilizzo e significato durante la pandemia.
Nella raccolta troviamo parole quali smart working e droplet, i cosiddetti “anglismi”, il cui eccessivo utilizzo secondo Claudio Marazzini, presidente uscente dell’Accademia della Crusca, è da considerare tra i danni secondari del coronavirus.
Altri termini di uso comune come assembramento e quarantena sono stati riadattati e risemantizzati durante il Covid-19; per la prima volta poi, nella storia del nostro linguaggio comune, sono entrate parole di origine epidemiologica come Indice Rt e R0, Incidenza, Prevalenza, Test sierologico.
E ancora termini derivanti dal lessico delle istituzioni come la famosa e assai fumosa congiunto.