CARE - Catalogo di Azioni ben descritte Rivolte all'Equità
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Equità +++ Trasferibilità ++ Valutazione ? Documentazione ++


I CARE
Titolo originale: I CARE
Anno di avvio: 2024
Fonte:Altra fonte
Luogo dove è implementata la pratica: Roma, Italia
Area tematica:Approccio integrato di promozione della salute a livello locale o nazionale
Gruppi di popolazione vulnerabili
Target:Donne
Altri target: Donne detenute
Descrizione dell'intervento: L'azione si propone di migliorare le condizioni di salute di gruppi vulnerabili e ad alto rischio, come le detenute della Casa Circondariale Femminile di Roma Rebibbia "G. Stefanini". I destinatari previsti dall'azione, oltre alle detenute della Casa Circondariale, sono gli operatori dell’istituto penitenziario, quali il personale di sorveglianza, gli educatori, i volontari delle associazioni attive all’interno della Casa Circondariale; e i funzionari e i responsabili dell'istituto penitenziario e della ASLRM2. Le azioni principali sono: 1. Empowerment delle detenute, fornendo informazioni e competenze necessarie per affrontare con consapevolezza ed efficacia la prevenzione del carcinoma mammario. La formazione è condotta da una professionista sanitaria esperta in salute femminile; 2. Capacity building per le detenute e gli operatori dell'istituto penitenziario, con l'obiettivo di sviluppare le capacità necessarie per promuovere la prevenzione del carcinoma mammario e diffondere le tecniche apprese alle altre detenute; 3. Advocacy, finalizzata a creare alleanze e collaborazioni intersettoriali per accrescere la conoscenza e l’attenzione sui bisogni di salute delle detenute, tra il personale e i responsabili dell'istituto penitenziario e dell’ASLRM2. E’ stato, inoltre, istituito un Tavolo di lavoro multistakeholder composto da funzionari e responsabili dell'istituto penitenziario, dell’ASLRM2, da Cittadinanzattiva e da una rappresentanza delle detenute, con lo scopo di definire e adottare la "Carta dei diritti alla salute delle donne detenute".
Descrizione su come è affrontata la dimensione dell'equità: Su 61861 persone detenute nei penitenziari italiani a fine 2024, 2698 sono donne, ossia il 4,36%. Facendo riferimento alle carceri esclusivamente femminili (Trani, Pozzuoli, Roma Rebibbia, Venezia Giudecca), il numero più alto di donne detenute, 378, si trova proprio nel carcere Stefanini di Rebibbia di Roma, rendendolo il carcere femminile più grande d’Europa. Inoltre, l’istituto penitenziario di Rebibbia presenta un tasso di sovraffollamento del 138%, superiore a quello generale, che è pari al 120%. Le informazioni relative alla salute, in particolare, alla prevenzione del carcinoma mammario trovano ancora troppo poco spazio nei servizi rivolti alle detenute e spesso si riscontra una difficoltà di accesso ai servizi essenziali di assistenza, anche a causa della forte diversità culturale e linguistica che caratterizza gli istituti penitenziari . Il 35% delle detenute nella Casa Circondariale Stefanini di Rebibbia è rappresentato da donne straniere, provenienti per la maggior parte da Romania, Nigeria, Marocco, Bosnia Erzegovina e Bulgaria. La salute della popolazione detenuta è fortemente condizionata dagli stili di vita e dal contesto socioeconomico di provenienza: la condizione sociale, l’esposizione per tanti anni ad una vita in cui sono state trascurate le più elementari dimensioni di cura, fanno delle detenute dei soggetti bisognosi di sostegno per maturare internamente la consapevolezza e l’attitudine a prendersi cura di sé stesse e della propria salute. È fondamentale, dunque, rafforzare interventi all’interno delle strutture penitenziarie che pongano l’accento sulla salute e la prevenzione, soprattutto in relazione a patologie importanti come il carcinoma mammario.
Approccio per ridurre le disuguaglianze:Gruppo vulnerabile
Aspetti da considerare per la trasferibilità: L’azione, attraverso un approccio integrato, mira a costruire i presupposti per allargare gli impatti del progetto e garantire la sua sostenibilità nel tempo. L’azione trasversale di comunicazione e diffusione ha l’obiettivo di disseminazione dei prodotti e dei risultati all’esterno. L’iniziativa I Care si è sviluppata nel corso del 2024 attraverso laboratori curati da Cittadinanzattiva in collaborazione con la ASL Roma 2 per formare le partecipanti sul carcinoma mammario, sui loro diritti, sull’accesso al SSN e sui servizi essenziali, sugli screening, sui fattori di rischio, sulle misure di prevenzione (alimentazione e stili di vita sani e corretti) e sulle tecniche di auto-palpazione e di auto-monitoraggio. Inoltre, si sono svolti alcuni laboratori creativi realizzati in collaborazione con l’Associazione M.A.S.C. finalizzati a far emergere i bisogni di salute delle donne coinvolte. Questa azione ha portato alla realizzazione del video spot #laprevenzioneliberatutte, lanciato in occasione della Giornata internazionale contro il cancro al seno (19 ottobre). Inoltre, è stato realizzato un evento finale presso l’istituto penitenziario in cui sono stati invitati decisori politici, amministratori dell'istituto penitenziario, dirigenti e responsabili di ASLRM2, attivisti per i diritti civili, giornalisti; proprio al fine di disseminare i progetti all’esterno.
Valutazione di processo: NO
Valutazione di risultato: NO
Descrizione e link della documentazione disponibile: Le “Raccomandazioni civiche per il diritto alla salute e alla prevenzione oncologica delle donne detenute” prevedono nove diritti fondamentali, riconosciuti dalla normativa nazionale e sovranazionale, e raccomandazioni specifiche per garantirli: diritto all’informazione e alla consapevolezza; diritto all’accesso ai servizi sanitari; diritto alla tempestività della diagnosi e dell’assistenza; diritto alla continuità delle cure e del trattamento; diritto ad una corretta alimentazione; diritto all’attività fisica; diritto ad un ambiente salubre; diritto al supporto psicologico; diritto all’ascolto e alla partecipazione. Le Raccomandazioni nascono da un percorso di ascolto dei bisogni di salute delle donne, condotto da Cittadinanzattiva con il progetto "I Care", che ha visto il coinvolgimento della ASL RM 2, del Garante regionale del Lazio e comunale dei diritti delle persone private della libertà personale e di diverse associazioni impegnate nella tutela di chi vive all’interno dei penitenziari. In allegato si può trovare il pdf.
Scheda descrittiva del progetto
https://www.cittadinanzattiva.it/progetti/16261-i-care.html
Lingua del materiale di dettaglio: Italiano
Allegato pdf: Raccomandazioni civiche per il diritto alla salute e alla prevenzione oncologica delle donne detenute
Visualizza allegato
Riferimenti: Valentina Ceccarelli
Cittadinanzattiva
v.ceccarelli@cittadinanzattiva.it
Obiettivi PNP

1.48 Aumentare l'adesione ai programmi di screening oncologico


Parole chiave: detenute, prevenzione, promozione della salute, carcinoma mammario
Ultimo aggiornamento: 18/03/2025
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