CARE - Catalogo di Azioni ben descritte Rivolte all'Equità
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Equità ++ Trasferibilità ++ Valutazione ++ Documentazione ++


Inclusione Ecologica
Titolo originale: Eco Inclusion
Anno di avvio: 2018
Fonte:INHERIT
Luogo dove è implementata la pratica: Pforzheim, Germania
Area tematica:Casa
Gruppi di popolazione vulnerabili
Altri temi: Risparmio energetico, corretto smaltimento dei rifiuti, riscaldamento e ventilazione delle abitazioni
Target:Migranti/gruppi etnici
Altri target: Rifugiati
Descrizione dell'intervento: Eco Inclusion è un intervento tra pari attuato dalla città di Pforzheim (Germania) tra la popolazione di rifugiati che vivono in città. Mira a modificare i comportamenti attraverso: 1) l'aumento delle conoscenze riguardo a modalità di riscaldamento e ventilazione efficiente dell’abitazione, strategie di risparmio energetico, smaltimento e riciclo dei rifiuti; 2) mettendo i rifugiati in condizione di applicare tali strategie anche attraverso la distribuzione di dispositivi per il risparmio energetico. Eco Inclusion ha creato un gruppo di rifugiati (n=9, d'ora in poi denominati "moltiplicatori") di diverse etnie che sono stati formati come consulenti energetici e abitativi per il loro gruppo di pari. I contenuti della formazione sono stati i seguenti: gestione dei rifiuti, riscaldamento, ventilazione, risparmio energetico, diritti e doveri dell’essere inquilini. Questa formazione teorica è stata completata da una sessione pratica consistente in due visite a domicilio: una prima visita è stata condotta dal team di formatori in ciascuna delle case dei moltiplicatori. La seconda visita è stata effettuata da ciascun moltiplicatore nelle singole case dei rifugiati. Le visite a domicilio comprendevano un controllo e una documentazione della situazione abitativa in termini di dispositivi utilizzati, oltre alla consulenza individuale sull'efficienza energetica della casa. Inoltre, è stato fornito un set di dispositivi per il risparmio energetico. I "moltiplicatori”, una volta formati, hanno istruito e fornito consulenza al gruppo target attraverso sessioni di gruppo utilizzando materiali scritti standardizzati e attrezzature per il risparmio energetico (ad esempio diversi tipi di lampadine, prese multiple, orologio con timer, brocca di misurazione, ecc..). In totale sono state condotte 11 sessioni di gruppo in strutture abitative collettive per rifugiati e in altri contesti.
Descrizione su come è affrontata la dimensione dell'equità: Alla fine di febbraio 2019, la città di Pforzheim contava 2.894 persone con lo status di rifugiato. I rifugiati che vivono a Pforzheim provengono da Paesi con un clima diverso da quello tedesco (principalmente: Iraq, Siria, Afghanistan, Somalia ed Eritrea). Come osservato in molti casi e segnalato alla Direzione per l'Integrazione di Pforzheim, molti rifugiati hanno difficoltà a gestire gli aspetti della vita e dell'alloggio in Germania, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia e lo smaltimento dei rifiuti. Questa situazione ha portato a un forte aumento delle spese per l'uso dell'energia sia nelle strutture collettive che negli alloggi privati per i rifugiati. I costi energetici degli alloggi collettivi sono coperti dal bilancio comunale, mentre i costi negli alloggi privati devono essere coperti dai rifugiati stessi dopo il primo anno. I costi energetici spesso ammontano a più di un terzo dell'affitto. Le differenze tra i costi energetici stimati ed effettivi individuati alla fine di ogni periodo di conguaglio possono portare a pagamenti supplementari inaspettati. Di conseguenza, gli alti costi del consumo energetico mettono sotto pressione finanziaria sia il bilancio comunale che le famiglie dei rifugiati, come è accaduto nella città di Pforzheim. Per le persone che vivono in case private, questo aumenta il rischio di rimanere senza casa a causa del potenziale indebitamento e dello sfratto. Inoltre, le abitudini di riscaldamento e ventilazione inadeguate, come quelle osservate negli alloggi dei rifugiati aumentano i livelli di umidità e la formazione di muffa, con conseguenti rischi per la salute, come il rischio di malattie respiratorie. Una conservazione inadeguata degli alimenti, lo smaltimento dei rifiuti e l'uso dell'acqua possono portare un ambiente insalubre e un aumento di parassiti, con conseguenti lamentele e conflitti sociali con i vicini e i padroni di casa, come è accaduto a Pforzheim. Nel complesso, la situazione abitativa dei rifugiati riconosciuti a Pforzheim è caratterizzata da un cattivo clima interno, dalla mancanza di riciclo e dallo spreco di energia, contribuendo alle pressioni locali legate alla salute, all'equità e alla sostenibilità. L'intervento di Ecoinclusione può quindi avere co-benefici indiretti per la salute. Il miglioramento delle abitudini di riscaldamento e ventilazione e l'installazione di dispositivi ad alta efficienza energetica possono migliorare la temperatura interna e favorire la salute, riducendo al contempo la spesa per l'energia e le emissioni di carbonio.
Approccio per ridurre le disuguaglianze:Gruppo vulnerabile
Aspetti da considerare per la trasferibilità: La formazione peer-to-peer sembra un approccio promettente per sensibilizzare e aumentare la conoscenza tra i rifugiati sullo smaltimento dei rifiuti e sul consumo di energia. L'interesse per l’intervento da parte di altri due comuni del Baden-Wurttemberg che si sono rivolti alla città di Pforzheim per iniziare un progetto di cooperazione per l'attuazione di interventi di sensibilizzazione tra pari nei loro contesti locali, testimoniano la necessità e la rilevanza di questo approccio. Tuttavia, poiché non sono stati pubblicati interventi che utilizzano l'approccio tra pari per formare le popolazioni rifugiate sull'efficienza energetica, le evidenze sembrano limitate per quanto riguarda l'implementazione e l'uso di questo approccio. Tuttavia, i corsi di formazione tra pari o la consulenza paraprofessionale sono già stati utilizzati e valutati nel contesto delle cure primarie (psicosociali) (Kieft et al., 2008) e nella prevenzione e promozione della salute di migranti e rifugiati (Walter et al., 2007; Ramazan & Weyers 2010; KgC 2018). In vista di un potenziale trasferimento o l’estensione di Eco Inclusion, le esperienze fatte nell'implementazione di questi interventi potrebbero essere utilizzate per sviluppare o adattare ulteriormente il processo di intervento, la metodologia e i contenuti delle sessioni di formazione sull'efficienza energetica e lo smaltimento dei rifiuti.
Valutazione di processo: SI
Valutazione di risultato: SI
Efficacia nel ridurre le disuguaglianze: Efficacia dimostrata su gruppo target
Descrizione dei risultati della valutazione: Dei 217 partecipanti alla formazione che si è svolta tra novembre 2018 e fine marzo 2019, 95 hanno risposto all'indagine (tasso di risposta = 43,7%). L'età media degli intervistati era di 39 anni. Gli intervistati provenivano principalmente da Iraq (n=20), Siria (n=18) e Afghanistan (n=7). La maggior parte è arrivata nel 2015 (n=35) e 2016 (n=15). La convivenza con il coniuge era la condizione familiare più comune (n=63) e gli intervistati hanno indicato una media di 3 figli appartenenti al loro nucleo familiare. Gli intervistati vivono per lo più in alloggi privati (n=51), seguiti da alloggi collettivi per richiedenti asilo (n=25). Nel campione totale, oltre il 75% degli intervistati sa come rimuovere giornali, vecchi tappeti, lattine e cartoni della pizza nelle strutture private. Sanno come vengono rimossi carta, vetro e rifiuti elettrici nelle strutture comunali. Per quanto riguarda il riscaldamento hanno capito che le tapparelle dovrebbero essere abbassate di notte, che bisogna evitare di riscaldare quando le finestre sono aperte e che i termosifoni non devono essere bloccati dai mobili. Oltre il 75% dei rispondenti conosce come ottenere una ventilazione efficace (ventilazione trasversale). Più di tre quarti del campione conosce le attività domestiche che comportano un elevato consumo di acqua. Infine, sono consapevoli dei periodi in cui gli inquilini dovrebbero rispettare la quiete nei condomini (ad esempio, i periodi di silenzio durante la notte o la domenica e i giorni festivi).
Descrizione e link della documentazione disponibile: Articolo scientifico: Bell R, Khan M, Romeo-Velilla M, Stegeman I, Godfrey A, Taylor T, Morris G, Staatsen B, van der Vliet N, Kruize H, Anthun KS, Lillefjell M, Espnes GA, Chiabai A, de Jalón SG, Quiroga S, Martinez-Juarez P, Máca V, Zvěřinová I, Ščasný M, Marques S, Craveiro D, Westerink J, Spelt H, Karnaki P, Strube R, Merritt AS, Friberg M, Bélorgey N, Vos M, Gjorgjev D, Upelniece I, Costongs C. Ten Lessons for Good Practice for the INHERIT Triple Win: Health, Equity, and Environmental Sustainability. Int J Environ Res Public Health. 2019 Nov 17;16(22):4546. doi: 10.3390/ijerph16224546.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6888316/
Report: Bell R., Khan M., Lillefjell M., et al., (2019) INHERIT: Quantitative and Qualitative Evaluations of Impacts and Benefits of Nine INHERIT Case Studies. EuroHealthNet, Brussels (pagina 175)
https://orca.cardiff.ac.uk/id/eprint/135948/1/D5.2-Quantitative-and-Qualitative-Evaluations-of-Impacts-and-Benefits-Case-Studies.pdf
Lingua del materiale di dettaglio: Inglese
Riferimenti: Nathalie Bélorgey
Federal Centre for Health Education, DE
linkedin.com/in/nathalie-bélorgey-4a568788
Obiettivi PNP

1.15 Migliorare la tutela della salute dei consumatori e assicurare il loro diritto all'informazione


5.1 Implementare il modello della "Salute in tutte le politiche" secondo gli obiettivi integrati dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere l'applicazione di un approccio One Health per garantire l'attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute


5.7 Promuovere e implementare le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione/ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio chimico e al radon


5.8 Promuovere e supportare interventi intersettoriali per rendere le città e gli insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili


Parole chiave: rifugiati; risparmio energetico; smaltimento rifiuti; inclusione.
Ultimo aggiornamento: 10/01/2023
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