Health design. I risultati del seminario su spazi, arte e partecipazione per il benessere e la saluteTorino e il Piemonte hanno una ricchezza di pratiche da mettere a sistema. L'evento è stato selezionato tra le dieci esperienze più interessanti e innovative dal Forum Internazionale sull’Accessibilità al Patrimonio Culturale di Torino.a cura di A cura di Claudio Tortone - Dors, Norma De Piccoli – Dipartimento di Psicologia, Università di Torino e Giuseppe Fiumanò – ASO Ordine Mauriziano in collaborazione con i relatori del seminarioPubblicato il 15 Aprile 2019Aggiornato il 18 Ottobre 2019RecensioniAbitiamo l’ambiente, ma l’ambiente ci abita Scuole, sanità e verde: raccomandazioniEsperienze e pratiche innovativeIl dibattito: un sistema a rete e policy di sostegnoTorino e il Piemonte per l'Agenda Europea della CulturaOrganizzatori e relatori del Seminario Health DesignUn’opportunità: il bando Spazio ScuolaAbitiamo l’ambiente, ma l’ambiente ci abita Abitiamo l’ambiente, ma l’ambiente ci abita in un principio di circolarità: è ormai ampiamente dimostrato come il luogo condizioni il tono d’umore, le nostre emozioni, i nostri comportamenti, le nostre potenzialità e quindi la nostra percezione di ben-essere e salute. Ospedali, ambulatori, scuole, spazi verdi (interni ed esterni) … ma anche spazi pubblici, musei, quartieri, periferie… tutti luoghi - tra l’altro sempre più multiculturali - che rappresentano un paesaggio fisico in continua relazione con i paesaggi mentali e quindi relazionali e umani delle persone che li vivono, li abitano e li attraversano. Il loro disegno, la loro estetica e la loro organizzazione e cura possono fare la differenza per il benessere e la salute, ancor di più se frutto di un processo partecipato (Seia).Il seminario Health design: spazi, arte e partecipazione per il benessere e la salute delle persone è stato organizzato nell’ambito del Forum Internazionale sull’Accessibilità Culturale ed è stato selezionato tra le dieci esperienze più interessanti e innovative da conoscere.Il Forum è stato promosso dalla Città di Torino nell'ambito dell'iniziativa Torino verso una Città Accessibile - Torino Design of the city 2018 , realizzata per il programma Torino Città Creativa UNESCO per il Design (http://www.comune.torino.it/cultura-accessibile/) nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (http://annoeuropeo2018.beniculturali.it/). Il seminario è nato dall’interesse e dal lavoro sia di ricerca che di azione di professionisti e ricercatori che provengono da mondi culturali e professionali diversi e dalla attenzione e dal sostegno del Comune di Torino, dell’Assessorato alla Salute e alla Istruzione della Regione Piemonte e dall’Ufficio Scolastico Regionale - MIUR del Piemonte. Il dialogo e il confronto non si è fermato con il seminario, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e professionisti presso l’Aula Carle dell’ospedale Mauriziano di Torino. I relatori hanno avuto modo di conoscersi in occasione della preparazione e realizzazione del seminario e, rimanendo in contatto, hanno proseguito la riflessione e avviato collaborazioni progettuali. Con questo articolo restituiscono sia alcuni aspetti peculiari emersi nel corso seminario, sia alcune implicazioni che si sono riversate nel proprio lavoro e sia ancora alcune proposte concrete volte a far emergere e mettere in rete la ricchezza e la pluralità delle esperienze torinesi e piemontesi e valorizzarle come patrimonio culturale e professionale su cui investire. Scuole, sanità e verde: raccomandazioniIl filo conduttore comune è rappresentato dalla connotazione partecipativa sia delle linee-guida e raccomandazioni sia delle esperienze presentate. Pur riguardando ambienti diversi (scuola, sanità e verde urbano) le relazioni hanno messo in evidenza come la natura partecipativa possa contribuire a disegnare ambienti più prossimi a bisogni, esigenze e risorse dei loro abitanti. Inoltre, quando la partecipazione nasce fin dal disegno dello spazio per proseguire nella sua realizzazione partecipata è in grado di attivare processi salutogenici per tutti i soggetti coinvolti, in particolar modo quando si fa leva sulle arti, quale fattore significante e trasformativo. L’aver messo a confronto processi partecipativi attuati in vari contesti e con metodi differenti ha permesso di individuare analogie e sinergie concettuali ed operative virtuose e, allo stesso tempo, la necessità di prestare attenzione al processo stesso della partecipazione. Come innescare i processi partecipativi, con quali attori, come mantenere attiva la motivazione alla partecipazione e al coinvolgimento sono aspetti che devono essere tenuti in considerazione affinché si metta in atto, e si mantenga, un processo virtuoso: la partecipazione sviluppa benessere ed appartenenza ai luoghi e ai contesti relazionali e questa, a sua volta, rinforza la partecipazione stessa, aumentando le possibilità di incidere sui determinanti sociali dell’equità. Un esempio di policy che ha recepito il valore del rapporto tra arte, salute e partecipazione è un recente documento di programmazione del governo australiano (2016).Le arti sono parte integrante del modello di cura. Il programma di intervento, fondato su solide evidenze scientifiche (2012) prevede l’utilizzo concertato e coordinato di tutte le arti: performative, letterarie, visive, digitali e ambientali (architettura, spazi sociali e culturali, giardini…). Per la Scuola, la rete europea delle Scuole che Promuovono Salute - SHE School for Health in Europe - (Lingua) prevede tra le sue componenti essenziali anche l’attenzione all’ambiente fisico ed organizzativo. Nella recente traduzione italiana del manuale online per la scuola SHE vengono indicate le componenti specifiche dell’approccio globale: gli edifici, i cortili e gli spazi vicini alla scuola, oltre a quelli dove si svolge l’attività didattica ne sono parte integrante. Per esempio, creare un ambiente fisico sano può comprendere il rendere i giardini della scuola più gradevoli per la ricreazione o per l’attività fisica. Creare un ambiente di apprendimento accogliente e, nel contempo sfidante, pone le basi per sostenere il benessere cognitivo e relazionale. Per la Sanità, le linee guida sull’umanizzazione degli spazi di cura (Peretti) elaborate per il Ministero della Salute hanno l’obiettivo di fornire un contributo organizzato degli aspetti che legano la salute, la progettazione degli spazi di cura e gli utenti (pazienti, familiari e personale sanitario). Sono stati individuati i requisiti e le indicazioni progettuali di ogni spazio affinché possano soddisfare le esigenze di umanizzazione. La partecipazione è prevista a monte per l’individuazione delle esigenze dell’utente sia di tipo funzionale sia quelle legate ai bisogni psico-emozionali dell’uomo. Molte evidenze scientifiche (Ulrich, 2004; Walch, 2005) riportano che esiste un’interazione specifica fra le caratteristiche dell’ambiente fisico e gli esiti clinici di diverse malattie, i tempi di ospedalizzazione e l’uso di alcuni medicinali. Per il Verde, un documento dell’OMS (2017) “Interventi sul patrimonio del verde urbano: una guida per la progettazione partecipata” (Tortone) riporta le evidenze riguardanti il verde urbano, e alcune raccomandazioni, che potrebbero essere utili per qualsiasi spazio e territorio, comprese le aree rurali e montane. Gli spazi verdi, l’ambiente naturale in generale, possono offrire approcci e soluzioni innovative per migliorare la qualità degli ambienti urbani, rafforzare la resilienza delle comunità e promuovere stili di vita sostenibili, migliorando così salute e benessere dei cittadini. I parchi, le aree gioco, il verde nei luoghi privati e pubblici (come ospedali e scuole, sia nelle parti interne che esterne) sono elementi estetici e sostanziali del paesaggio che possono essere arricchiti da arte partecipata. Esperienze e pratiche innovativeIl progetto Torino fa scuola, promosso dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Giovanni Agnelli, in collaborazione con Città di Torino e Fondazione per la Scuola, ha origine da una riflessione culturale, pedagogica e architettonica sui nuovi spazi di apprendimento che servono alla scuola italiana. Progettare insieme significa molto di più che partecipare ad un processo: significa assumerlo su di sé, elaborarlo con altri attori e condividerlo in tutte le sue fasi. Le Scuole secondarie di primo grado Giovanni Pascoli (Minutolo, Magnano) ed Enrico Fermi (Della Rocca) disegnano in pratica, tra le tante azioni, spazi culturali aperti alla cittadinanza (biblioteca diffusa) e ri-disegnano gli spazi verdi interni ed esterni con la partecipazione creativa degli studenti. L’umanizzazione dei luoghi di cura, attraverso la metodologia del teatro sociale e di comunità (Fiumanò), è un progetto che ha ridisegnato il corridoio di accesso al blocco delle sale operatorie. È stato scelto in quanto luogo fortemente simbolico. È una “scena” attraversata ogni giorno da operatori, malati e famigliari che ricorda visivamente ed artisticamente la necessità di prendersi cura di sé come persone. Da questo progetto è nato il gruppo di ricerca e azione Salutearte sostenuto dalla Direzione dell’ASO Ordine Mauriziano. Nelle esperienze degli Ospedali Martini di Torino e Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria (Pollo) il ruolo intermediario tra progettisti e utenti svolto dai ricercatori del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico, responsabile Gabriella Peretti, ha permesso di fornire indicazioni progettuali per il layout, la segnaletica, il piano colore e gli arredi in accordo con le Linee Guida per l’umanizzazione degli spazi di cura. Un fare insieme, che diventa una grande azione performativa simbolica della vita, trasformando l’ospedale in una scuola di empatia, un luogo affettuoso, è stato il segno strategico, metodologico, del percorso della Fondazione Medicina a Misura di Donna che, con una trasformazione partecipata progressiva attraverso le arti, concepita e guidata dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli ha cambiato il volto di un interno blocco ospedaliero dell’ospedale S. Anna di Torino (Seia). Il tema conduttore, scelto dal personale, è stato il giardino, soggetto caro a tutte le culture. Il progetto di ri-significazione ha coinvolto istituzioni - come l’Università di Torino e la Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino -, 15mila cittadini -donatori, creando un eco-sistema di ricerca-azione di 50 istituzioni culturali, oltre 200 artisti, 20 istituzioni scolastiche e formative, imprese, che ha messo in moto e moltiplicato nuovi investimenti su ambiziose progettualità. Dal percorso che ha aggregato progressivamente soggetti diversi, diventando un hub “Cultura & Salute” sono stati realizzati, con le istituzioni culturali aderenti, nell’ambito delle arti visive e della musica, progetti pilota di audience engagement, valutabili nell’impatto sociale e concepiti per essere esportabili. Il Cantiere dell’Arte, con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, mobilita verso il bene comune con i linguaggi e le idee delle arti, gruppi di popolazione (manager in formazione, studenti in alternanza scuola lavoro, club di servizio), ingaggiati con azioni di pittura collettiva che hanno cambiato la visione dell’ospedale, e ora si è mosso in molti altri luoghi della città. Il dibattito: un sistema a rete e policy di sostegnoIl seminario ha aperto molte possibilità per la diffusione, il confronto e la collaborazione: siamo venuti a conoscenza di un patrimonio di conoscenze, competenze, esperienze e pratiche che, seppure di diversa visione, convergono nel rapporto tra health design, arte e partecipazione. Sono questi temi nuovi, inusuali sia nell’ambito della Sanità, ma anche nelle Pubbliche Amministrazioni. È quindi necessario condividere esperienze, buone pratiche, strumenti, metodi di lavoro e valutazione. Solo attraverso la conoscenza e lo scambio tra le diverse esperienze e tra i diversi attori coinvolti si potrà sviluppare una sensibilizzazione che coinvolga dal singolo operatore al policy-maker. Per dare continuità a questo scambio e a questa riflessione si auspica la costituzione di un gruppo di lavoro strutturato, con la finalità di offrire un “luogo formalizzato” per condividere esperienze e competenze, e volto, altresì, a sensibilizzare alla necessità di realizzare processi di valutazione, premessa per riconoscere, individuare e disseminare le buone pratiche e individuarne il loro impatto sociale. Un gruppo, quindi, che faccia azioni di advocacy nei confronti degli operatori e dei decisori, si confronti con le istituzioni e ne solleciti l’interesse e l’attenzione con la costituzione di un tavolo di lavoro regionale. In tal senso un nuovo progetto di teatro sociale e di comunità è stato avviato nell’ospedale Mauriziano, in particolare nelle due rianimazioni, per il potenziamento delle competenze (life skill) e la ri-significazione degli ambienti (Health Design), che sarà corredato da un percorso valutativo di impatto. Torino e il Piemonte per l'Agenda Europea della CulturaIn una visione più strategica il seminario conferma la necessità/opportunità di colmare la distanza tra arte e scienza di cartesiana memoria e dà conto della molteplicità dei progetti culturali pilota nell’area della Salute-Ben-essere nel nostro Paese, con una leadership nel nostro territorio, verso un’ampia gamma di target: dalle istituzioni scolastiche e formative, all’arte negli ospedali, alla lettura fin dal periodo perinatale solo per citarne alcuni. Nel Nord Ovest molte realtà indipendenti hanno mosso passi, anche significativi, in questa direzione. Si tratta in gran parte di progetti pionieristici, stimolati dal personale delle organizzazioni interessate, che creano partnership con esponenti della società civile attiva (associazioni, enti, ONG, ecc.) al fine di rispondere a specifiche esigenze concrete, talvolta intervenendo là dove l’ente pubblico è stato assente. Sino ad ora queste iniziative raramente sono esitate in progetti di interscambio con le istituzioni, o si sono trasformate in azioni di policy, non riuscendo a, o non potendo, influenzare le scelte politiche. Realtà numerose anche all’interno delle singole strutture, che non si conoscono, o hanno legami deboli, non fanno massa critica, non fanno sentire il loro peso, nonostante le esperienze “felici”, a volte epifaniche (Seia). Esperienze nobili, ma isolate, pulviscolari, non leggibili in un coordinamento territoriale, che non incorporano valutazione d’impatto e corrono il rischio di diventare aneddotiche. La partecipazione dei due assessori (Saitta – Regione Piemonte, Salute e Leon – Comune di Torino, Cultura) al seminario è un segnale di attenzione che va coltivato, costruendo reti di collaborazioni a cominciare dalle realtà presenti al seminario per dare sostanza e visibilità a iniziative virtuose che fungano da ispirazione, sollecitando e sostenendo ulteriori sensibilità e progettualità. Nel maggio 2018, la Commissione Europea ha pubblicato l’Agenda Europea della Cultura che orienterà le politiche comunitarie per il prossimo decennio, introducendo un principio fortemente innovativo, uno dei più avanzati nei documenti di policy. Riconoscendo l’importanza strategica delle esperienze in campo, il documento allarga l’attenzione dalla sfera culturale dei cosiddetti cross over (in linea con la metafora biologica), ovvero alle interazioni sistematiche e pianificate, stabili e incisive, alla produzione e partecipazione culturale in ambiti finora debolmente connessi a quest’ultima (Sacco, 2018). Il Benessere è incluso tra i pilastri delle politiche culturali europee e quindi ci attendiamo, nel prossimo futuro, una disponibilità di risorse incoraggianti per la ricerca scientifica, la sperimentazione di pratiche in diversi contesti in questo campo. Torino e il Piemonte possono dare un contributo alla Agenda Europea della Cultura? Organizzatori e relatori del Seminario Health DesignNorma De Piccoli - Università di Torino - Dipartimento di Psicologia Simona Della Rocca - Studio BDRbureau Pino Fiumanò – A.O. Ordine Mauriziano di Torino - Gruppo Umanizzazione Luoghi di Cura Salutearte Simonetta Lingua e Claudio Tortone - DoRS Regione Piemonte – Rete piemontese Scuole che Promuovono Salute Raffaella Magnano - Area Progetti Silvia Minutolo - Studio Archisbang Gabriella Peretti e Riccardo Pollo - Politecnico di Torino DAD - Dipartimento di Architettura e Design Catterina Seia - Fondazione Medicina a Misura di Donna e Fondazione Fitzcarraldo Un’opportunità: il bando Spazio ScuolaIl bando Spazio Scuola 2019 della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (scadenza 30 aprile) offre un’occasione concreta per sperimentare l’approccio di Health Design. Il bando, nella sua terza annualità, intende rispondere alle esigenze delle scuole affinché possano essere un luogo di eccellenza per l’apprendimento dei ragazzi, per l’aumento delle loro competenze e crescita individuale e collettiva. Lo spazio viene inteso come ambiente fisico in cui viene pensata e concretizzata l’azione didattica, come dimensione pedagogica, cognitiva e relazione in cui si svolge l’azione didattica e, infine, come nodo nevralgico di una attiva comunità educante. Possono presentare richiesta di contributo tutti gli istituti scolastici statali e paritari di tutti gli ordini di scuola delle aree dell’Albese, del Cuneese e del Monregalese e del Braidese. DOWNLOAD & LINKSeminario Health Design. Locandina (Torino, ottobre 2018)Is there compelling evidence for using the arts in health care? (Evidence Brief, 2012)Scuola. Relazione di S. Lingua (Torino, ottobre 2018)Sanita. Relazione di G. Peretti (Torino, ottobre 2018)Verde. Relazione di C. Tortone (Torino, ottobre 2018)Umanizzazione. Relazione di P. Fiumanò (Torino, ottobre 2018)Umanizzazione. Relazione di C. Seia (Torino, ottobre 2018)Una nuova agenda europea per la cultura (Commissione Europea, 2018)Nsw Health and the arts framework (Ministry of health, 2016)Scuola. Relazione di S. Minutolo e R. Magnano (Torino, ottobre 2018)Scuola. Relazione di S. Della Rocca (Torino, ottobre 2018)Umanizzazione. Relazione di R. Pollo (Torino, ottobre 2018)TAG ARTICOLOARTE; CITTA' SANE; P.R.P. 2014-2018; PARTECIPAZIONE; UMANIZZAZIONE;