"Io e la mia storia": raccontare la malattia con creativitàa cura di E. Tosco, DorsPubblicato il 10 Luglio 2014Aggiornato il RecensioniL'iniziativa L’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma (AIL), in collaborazione con la Scuola Holden di scrittura creativa di Torino, fondata da Alessandro Baricco, promuove “Io e la mia storia”, un progetto di espressione artistica per pazienti onco-ematologici over 60. L’iniziativa si pone un obiettivo ambizioso: aiutare il paziente a innescare una reazione psicologica positiva attraverso l’espressione del suo talento e della sua creatività. Tutti sono quindi invitati a partecipare e tutti saranno protagonisti. Diversi studi internazionali hanno dimostrato che l'Arte in tutte le sue forme è in grado di confortare e sostenere il malato riducendo stress, ansia e depressione e contribuendo così ad alleviare le sue sofferenze. Esprimere la propria creatività aiuta il paziente a ricostruire quel contatto con il mondo che spesso una malattia può interrompere. Proprio per questo l’AIL, da sempre impegnata nel migliorare la qualità di vita del malato, ha deciso di sostenere il progetto “Io e la mia storia”, come spiega il Prof. Franco Mandelli, Ematologo e Presidente Nazionale dell’Associazione: “Ogni paziente, in particolare quello anziano, quando è costretto ad affrontare una patologia che sconvolge la sua vita e quella dei suoi familiari ha naturalmente bisogno di grande attenzione. Un’iniziativa come “Io e la mia storia” può aiutarlo a trovare qualcosa di positivo e costruttivo in cui impegnarsi distraendolo dall’angoscia e dall’ansia provocate dalla malattia. Sono convinto che stimolare la creatività migliori sensibilmente la qualità di vita del paziente e possa contribuire anche alla cura”. Un altro aspetto peculiare del progetto è l’età dei pazienti ai quali è dedicato. Grazie ai progressi della ricerca scientifica e alle terapie sempre più efficaci e mirate, l’aspettativa di vita di un malato onco-ematologico si è allungata sensibilmente. Da qui la scelta di mettere al centro dell’iniziativa gli over 60, un gruppo di pazienti che è sempre più numeroso e che è caratterizzato da esigenze e sensibilità specifiche. Per un malato che ha raggiunto questa fase della vita, infatti, non è sempre facile aprirsi e comunicare con gli altri. Secondo la Professoressa Sylvie Ménard, oncologa dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, medico che ha vissuto l’esperienza del tumore anche da paziente e sostenitrice dell’iniziativa, per molti malati il tumore è ancora un tabù, qualcosa da nascondere piuttosto che da condividere. Il disegno, la scrittura, la pittura e qualsiasi altra forma d’arte possono essere quindi un efficace strumento per spingere i malati ad aprirsi di nuovo al mondo. “Vorrei dedicare idealmente questo progetto – afferma la Professoressa – proprio a quei malati che hanno difficoltà a comunicare con chi è loro vicino”. Come partecipare Per partecipare il paziente dovrà inviare qui un’immagine digitale della sua opera in formato jpg delle dimensioni massime 5 MB entro e non oltre il 31 ottobre 2014. È possibile inviare una sola immagine del lavoro (un quadro, una scultura, una ricetta, un disegno, una foto o qualsiasi altra forma di espressione artistica) che dovrà essere originale e inedito, cioè mai premiato o prodotto o pubblicato. Gli elaborati inoltre non devono contenere, a pena di esclusione, riferimenti specifici relativi a nomi e cognomi, città di residenza, strutture sanitarie e ospedaliere e/o comunque dati che direttamente o indirettamente possano contribuire a rilevare l’identità del paziente. Le immagini pervenute saranno pubblicate sul sito dedicato all'iniziativa e, terminato il periodo di raccolta, saranno incluse in un e-book scaricabile dalla stessa pagina web. Una giuria creata ad hoc selezionerà trenta opere e tra queste ne saranno individuate tre che riceveranno un attestato di merito. Le trenta opere saranno poi pubblicate in un libro edito da Mondadori. Nel volume, che verrà presentato nell’ambito del Convegno Nazionale AIL nel febbraio 2015, ogni lavoro sarà affiancato da un breve testo composto dagli autori diplomati al biennio della Scuola Holden di Torino.DOWNLOAD & LINKLo spirito del progettoCos'è l'AILLa campagna di comunicazioneIl regolamento dell'iniziativaTAG ARTICOLOARTE; MALATTIA; NARRAZIONE;