Gioco d’azzardo: in Piemonte vincono le azioni di prevenzione
a cura di Grazia Bertiglia, Dors - Elisa Valesio, Regione Piemonte

Il contrasto al gioco d'azzardo patologico in Piemonte   è una sfida raccolta da molti Comuni, che dopo l'entrata in vigore della Legge Regionale n 9 edl 2016 "Norme per la prevenzione ed il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico" hanno potuto rafforzare le loro azioni imponendo fra l'altro, la "distanza di sicurezza" dai cosiddetti luoghi sensibili, scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, centri di formazione, istituti di credito, esercizi di compravendita di oggetti preziosi, stazioni ferroviarie, ossia quelli frequentati dai minori e dai giovani e quelli che in qualche modo rendono  più facile l'accesso al gioco.

Il TAR Piemonte, con tre sentenze, ha ribadito che la legge regionale non vìola nessuna norma costituzionale, respingendo i tre ricorsi presentati da esercenti contro i Comuni di Almese, Acqui Terme e Murisengo.  La sentenza conferma che  imporre distanze di sicurezza è una misura di carattere sanitario, volta alla tutela della salute dei giocatori e alla prevenzione del rischio di  gioco d'azzardo patologico (vai al comunicato stampa della Regione sulla sentenza).

I dati  dimostrano che, a seguito della Legge regionale,  si è ridotto il volume di gioco e sono conseguentemente diminuite le perdite di denaro dei giocatori. Il confronto fra il primo semestre del 2017 e il primo semestre del 2018 indica che sono stati "risparmiati" oltre 100 milioni di perdite al gioco!

Per maggiori dettagli  si rinvia  all'articolo pubblicato su Piemonte Informa corredato delle slides  con i dati elaborati dall'Ires Piemonte che dimostrano il trend in discesa.  (vai all'articolo).

 

 


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