Promuovere il benessere nei genitori e nel bambino
a cura di Bertuzzi E, Badino E, Coris G, Di Pilato M, Scarponi S

La perinatalità psichica comprende il periodo tra l'ipotetico progetto genitoriale di un bambino e la fine del secondo anno di vita di un lattante (Missonier, 2005). Tutti gli studi recenti concorrono alla formulazione di un modello evolutivo saluto genico bio-psico-sociale in cui la mente del bambino si struttura a partire dal corredo genetico ed epigenetico che lo costituisce, dalle esperienze interpersonali sperimentate e dalle loro qualità positive/negative, dal contesto all'interno del quale la triade genitori-bambino vive (Imbasciati et al., 2015).

La letteratura scientifica nazionale e internazionale nel campo dell'Early Childhood Development illustra come la salute e il benessere dei genitori e del bambino siano determinati da fattori protettivi (ad esempio un ambiente emotivamente accogliente, un attaccamento sicuro, salute e benessere psico-fisico della madre e del padre, ecc.) o condizionati da fattori di rischio (ad esempio disturbi d’ansia dei genitori, disturbi di depressione, problematiche di salute fisica del bambino o dei genitori, problemi socio-economici, ecc) che possono operare da serio ostacolo per un positivo sviluppo fisico, cognitivo ed emotivo del bambino e della relazione genitori/bambino. (Fig. 1 Total Environment Assessment Model of Early Child Development-TEAM-ECD. Da: Prima infanzia e sviluppo in salute. Istantanea DoRS, 2016).

Figura 1. TEAM-ECD (Total Environment Assessment Model of Early Child Development)



Lavorare secondo l'approccio ECD significa implementare interventi multicomponente che adottano oltre ad un'ottica clinica di intervento precoce un'ottica di promozione della salute e di prevenzione. Attualmente in ambito di sanità pubblica vi sono due ordini di difficoltà che ostacolano l’implementazione di modelli di intervento ECD: la prima è legata a motivi culturali, organizzativi ed economici della sanità che hanno determinato una frammentazione dei servizi offerti a madre/padre/bambino; la seconda è la scarsa propensione a prendere in considerazione, riconoscere e far emergere una domanda di salute psicologica durante la gravidanza, il post partum e la primissima infanzia.

Il riconoscimento dell’importanza della relazione genitore-bambino e delle sue distorsioni in epoca pre-perinatale, lo studio dei fattori di rischio clinici connessi alla nascita della genitorialità psichica, l’analisi dei relativi esiti psicopatologici nelle relazioni familiari e nello sviluppo del bambino hanno permesso di considerare le relazioni primarie come strutture che possono essere analizzate e modificate attraverso adeguati interventi clinici o educativi. Tale lavoro di cura può essere attuato attraverso interventi di promozione della salute effettuati in contesti diversi e attraverso trattamenti psicoterapeutici specifici e di comprovata efficacia, quali ad esempio le psicoterapie centrate sulla genitorialità, anche con l'utilizzo di tecniche di videofeedback specifiche come la VIG – Video Interaction Guidance.
E' evidente che tali interventi superano il concetto di “paziente” - la mamma? Il bambino? La famiglia? - individuando il campo d'azione nella relazione che viene a crearsi nella triade familiare sulla base dei fattori bio-psico-sociali che la caratterizzano. Richiedono competenze specifiche ed un'organizzazione sanitaria che permetta di intervenire tempestivamente in modo da sollecitare rapidamente cambiamenti positivi, focalizzandosi sulle risorse presenti nella triade genitori-bambino e nel loro contesto di vita per sostenere la genitorialità psichica e le relazioni interpersonali familiari in epoca precoce.

Fin dal 2004 il Servizio di Psicologia dell'ASLTO3 - Direttore Dott. Bruno F. Tiranti - aveva attivato progetti specifici rivolti all'intervento psicologico precoce nella relazione genitore-bambino avviando concrete collaborazioni e attività con i Servizi Sanitari territoriali e ospedalieri dell’ASL TO3 che si occupano di maternità e prima infanzia, ricondotti nell'area d’intervento “Disturbi Relazioni Precoci”. E' stato così possibile condividere in un'ottica multidisciplinare quanto fosse indispensabile occuparsi degli aspetti psicologici della gravidanza e delle primissime fasi di sviluppo del bambino e della famiglia sul nascere, sviluppare una cultura comune di riferimento ed un lavoro integrato nel rispetto della professionalità di ognuno, per permettere alle donne in gravidanza ed alle famiglie con bambini piccoli in difficoltà di ricevere un aiuto clinico specialistico al momento giusto.
Recentemente tale attività clinica è stata riorganizzata per meglio rispondere alle esigenze specifiche della popolazione di riferimento, in linea con i cambiamenti dell'organizzazione sanitaria in atto da qualche tempo. La riorganizzazione dell'assistenza psicologica in epoca perinatale e prenatale si è concretizzata nell'attività clinica dell'Ambulatorio Specialistico Sovrazonale Psicologia Prenatale e Perinatale.
L’Ambulatorio specialistico sovrazonale di Psicologia Prenatale e Perinatale avviato nel dicembre 2016 opera in tre sedi in collaborazione con i Punti Nascita e il Day Service Materno-Infantile di Susa (TO): Ospedale di Rivoli (TO), OO.RR. di Pinerolo (TO) e il Centro Integrato Multidisciplinare di Sant'Antonino di Susa (TO). Gli interventi psicoterapeutici evidenced based (psicoterapie brevi) per il trattamento dei disturbi relazionali precoci sono finalizzati alla “ nascita “ della genitorialità psichica intesa come condizione necessaria per promuovere e attivare la salute mentale del bambino, il suo sviluppo e le potenzialità della sua rete familiare di appartenenza.

Sono caratterizzati da timing, coinvolgimento genitori/bambino, focus sugli effetti positivi delle interazioni, cicli brevi di sedute eventualmente ripetibili e sono rivolti a:                      

  • adolescenti gravide (fascia d'età 13-18)
  • gravide che manifestano difficoltà nella relazione con il bambino atteso, associate a: iperemesi, ansia, depressione, attacchi di panico, riattivazione traumatica, eventi stressogeni rilevanti, tocofobia
  • depressione in post-partum con difficoltà relazionali genitore-bambino
  • disturbi disregolativi su verosimile base relazionale (sonno, alimentazione, difficoltà comportamentali rilevanti) in neonati e bambini 0- 24 mesi
  • famiglie caratterizzate da riassestamento disfunzionale nella relazione genitore-bambino per la presenza di problematiche sanitarie e/o evolutive (prematuranza) significative in neonati e bambini 0- 24 mesi

Viene inoltre svolta attività di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e ricerca, in un'ottica di intervento multidisciplinare ed integrazione con i servizi sanitari che si occupano a vario titolo di salute materno - infantile.

Dal mese di febbraio 2017 l’Ambulatorio partecipa allo studio nazionale sullo "Screening e intervento precoce nelle sindromi d'ansia e di depressione perinatale. Prevenzione e promozione salute mentale della madre-bambino-padre" condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale del Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali dell'Università degli Studi di Brescia.

Nell’ambito dello Studio, l’Ambulatorio di Psicologia Prenatale e Perinatale collabora con gli Ambulatori Vaccinali afferenti alla SS Controllo Malattie Infettive e Vaccinazioni dell'ASLTO3 per la realizzazione di interventi di sensibilizzazione alle famiglie, per lo screening ed il trattamento psicologico precoce delle sindromi d'ansia e di depressione perinatale che influiscono sulla relazione genitore-bambino. Le attività di sensibilizzazione e screening saranno realizzate su un campione di 600 famiglie afferenti alle sedi vaccinali per la prima vaccinazione del neonato. L'analisi dei dati di screening permetterà di offrire in modo mirato un approfondimento clinico ed un trattamento psicologico di gruppo rivolto alla triade madre/bambino/padre di provata efficacia sperimentale (Milgrom, Martin e collaboratori presso l’istituto australiano Infant Clinic of the Parent-Infant Research Institute, Austin & Repatriation Medical Centre di Melbourne Australia). Nel mese di febbraio 2017 si sono svolti presso l'Università degli Studi di Brescia i corsi rivolti alle Unità di ricerca italiane sulle metodologie degli interventi di screening e psicoterapeutici da adottare per l’implementazione dello studio. La fase operativa ha avuto inizio a fine marzo 2017 e terminerà per fine aprile 2018.

L’ambulatorio di Psicologia Prenatale e Perinatale dell'ASLTO3 è aperto il martedì (ore 9 - 17) presso l’Ospedale di Rivoli, il Lunedì (ore 13 - 17) presso la sede di Sant'Antonino di Susa e il mercoledì (ore 9 - 13) presso OO.RR di Pinerolo. Si accede con la richiesta del Pediatra/Medico inviante e per ulteriori contatti si può telefonare al n. 011 963 41 20 o inviare una mail all'indirizzo psicologia.perinatale@aslto3.piemonte.it

 
Bibliografia di riferimento:

  • Psicologia Clinica perinatale – Vol I e II – a cura di A. Imbasciati e L. Cena – Ed. Franco Angeli – 2015
  • Manuale di psicopatologia perinatale – a cura di P. Grussu e A. Bramante – Ed. Erikson - 2016
  • Interaction Guidance: a relationship-based intervention to promote atonement, empathy and wellbeing - J. Kennedy, M. Landor, L. Todd, eds (2011)
  • Manuale di salute mentale infantile – C. jr. Zeanah – Ed. Masson - 2004
  • Il trattamento clinico della relazione genitore-bambino – A. J. Sameroff, S. C. McDonough, K. L. Rosenblum – Il Mulino - 2006
  • La consultazione terapeutica perinatale – S. Missonier – Cortina ed. - 2005
  • Processo Assistenziale Psicologia Prenatale e Perinatale ASLTO3 – Coord. Dott.ssa E. Bertuzzi – 2016


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