Nei topi maschi, l'1,4-dicloro-2-nitrobenzene ha causato un significativo trend positivo nell’incidenza e un aumento dell'incidenza di carcinoma epatocellulare, epatoblastoma e di adenoma epatocellulare, carcinoma epatocellulare o epatoblastoma (combinato).
In topi femmine ha causato un significativo trend positivo nell'incidenza e un aumento dell'incidenza di adenoma epatocellulare, carcinoma epatocellulare, e dell'adenoma epatocellulare, carcinoma epatocellulare o epatoblastoma (combinato).
Nei ratti maschi ha causato un significativo trend positivo nell'incidenza e un aumento dell'incidenza di adenoma epatocellulare e adenoma epatocellulare o carcinoma (combinato). Sempre nei ratti maschi, la sostanza ha causato un significativo trend positivo nell'incidenza di adenoma o carcinoma delle cellule renali (combinato) e dell'adenoma della ghiandola Zymbal. Nelle femmine di ratto esposte alla sostanza non vi è stato alcun aumento significativo nell'incidenza di qualsiasi neoplasia.
L'1,4-dicloro-2-nitrobenzene è stato ampiamente utilizzato come intermedio nella produzione di pigmenti. Ulteriori utilizzi comprendono la la produzione di prodotti agrochimici e assorbenti di raggi ultravioletti. I princiapli usi industriali per cui è stata registrato nell'Unione Europea includono la colorazione di prodotti di carta, prodotti chimici, tessuti, pelle e pellicce.
Monografia IARC Volume 123 (2020); ECHA - https://echa.europa.eu/it/home