Non ci sono dati disponibili sull'uomo. La cancerogenicità del 2-cloronitrobenzene è stata testata per somministrazione orale su ratti e topi.Nei topi (maschi e femmine), il 2-cloronitrobenzene ha prodotto un aumento significativo nell'incidenza di adenoma epatocellulare, carcinoma epatocellulare, epatoblastoma e adenoma epatocellulare, carcinoma epatocellulare o epatoblastoma (combinato). In uno studio effettuato su ratti maschi sempre per somministrazione orale, il 2-cloronitrobenzene ha prodotto un aumento significativo di incidenza di adenoma epatocellulare, carcinoma epatocellulare e adenoma epatocellulare o carcinoma epatocellulare (combinato).Lo stesso studio evidenzia nei ratti maschi un aumento dell'incidenza di carcinoma del rene.
Il 2-cloronitrobenzene è utilizzato come intermedio nella sintesi di coloranti e sostanze chimiche; gli usi a valle includono conservanti di legname, inibitori di corrosione, pigmenti e prodotti agricoli.Il 2-cloronitrobenzene può essere rilasciato nell' ambiente come sottoprodotto della produzione o durante il trasporto, l' immagazzinamento o lo smaltimento.È stato rilevato in acqua ed è moderatamente persistente nell'ambiente. Si prevede che si verifichi un'esposizione professionale principalmente attraverso l'inalazione nei luoghi di lavoro dove viene prodotto.L'esposizione può avvenire anche attraverso contatto cutaneo o ingestione involontaria.
Monografia IARC Vol. 123 (2020)