Sostanza soggetta a restrizioni secondo l’ Allegato XVII in base all’appartenenza alla classe "Composti dell'Arsenico".
Documentazione di supporto prodotta dall'ECHA (European Chemical Agency).
Nell'uomo sono stati riportati molti casi di cancro della pelle dovuti a esposizione ad arsenico inorganico trivalente attraverso trattamenti medicali. E' confermata l'associazione tra esposizione ambientale all'arsenico attraverso l'acqua potabile e il cancro della pelle. Studi recenti confermano che esiste sufficiente evidenza di una relazione causale tra esposzione ai composti inorganici dell'arsenico e l'insorgenza del cancro della pelle, della vescica e del polmone. L'evidenza è ancora limitata per altre sedi tumorali, in particolare: reni, fegato e prostata.
Preparazione arseniati e produzione insetticidi e pesticidi. Si vedano anche gli usi riportati nella scheda della classe ARSENICO E COMPOSTI INORGANICI DELL'ARSENICO. Alcune tipologie di azienda sotto elencate si riferiscono agli usi descritti per l'Arsenico e i suoi composti.
Vedi TLV della classe di appartenenza
0,01 mg/m³ (OSHA)/Arsenico inorganico; 5 mg/m³ (NIOSH)
TWA Italia - vedi TLV classe di appartenenza
La sostanza non ha uno specifico IBE. Si rimanda alle prescrizioni relative alla classe di appartenenza.
Restrizioni e limiti - Normativa italiana: Commissione Consultiva Presidi Sanitari del 10/10/1974: divieto d'impiego (composti arsenicali organici ed inorganici). La classificazione CE si applica all' acido arsenico e i suoi sali, esclusi quelli espressamente indicati nell'Allegato VI del Regolamento (Ce) No 1272/2008. Nota A: Fatto salvo l'articolo 17, paragrafo 2, il nome della sostanza deve figurare sull’etichetta sotto una delle designazioni di cui alla parte 3. Nella parte 3 è talvolta utilizzata una descrizione generale del tipo "composti di ..." o "sali di ...". In tal caso il fornitore è tenuto a precisare sull’etichetta il nome esatto, tenendo conto di quanto indicato alla sezione 1.1.1.4. Fatto salvo l'articolo 17, paragrafo 2, il nome della sostanza deve figurare sull’etichetta sotto una delle designazioni di cui alla parte 3. Nella parte 3 è talvolta utilizzata una descrizione generale del tipo "composti di ..." o "sali di ...". In tal caso il fornitore è tenuto a precisare sull’etichetta il nome esatto, tenendo conto di quanto indicato alla sezione 1.1.1.4. Nota E: Le sostanze con effetti specifici sulla salute umana (v. capitolo 4 dell’allegato VI della direttiva 67/548/CEE) classificate come cancerogene, mutagene e/o tossiche per la riproduzione di categoria 1 e 2 sono accompagnate dalla Nota E se sono classificate anche come molto tossiche (T+), tossiche (T) o nocive (Xn). Per tali sostanze, le frasi di rischio R20, R21, R22, R23, R24, R25, R26, R27, R28, R39, R68 (nocivo), R48, R65 e tutte le combinazioni di tali frasi devono essere precedute dalla parola "anche".
Monografie IARC Volume 23 (1980); Volume 100 parte C (2011). American Conference of Governmental Industrial Hygienists. Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices. Cincinnati, OH 2019.