Sono stati realizzati più di 100 studi, sia caso-controllo, sia di coorte per indagare la relazione tra il DDT e l’insorgenza di tumori. Ad oggi, gli studi più rilevanti riguardano l’associazione con il cancro al fegato, al testicolo e con il linfoma non-Hodgkin. Tuttavia le prove fornite da questi studi sono ancora limitate. Numerosi studi sperimentali condotti su topi, ratti e criceti (la maggior parte con somministrazione orale) forniscono prove sufficienti negli animali da esperimento a favore della cancerogenicità del DDT e dei suoi metaboliti. Dodici studi condotti sui topi hanno dato risultati positivi per siti tumorali multipli, con un incremento dei tumori del fegato sia benigni sia maligni e di linfoma. Nei ratti si registra un incremento dei tumori al fegato, mentre nei criceti l’incremento riguarda l’adenoma della corteccia surrenale.
Insetticida
TWA 1 mg/m³ A3 Liver dam
TWA 1 mg/m³ cute (OSHA); 10 h-TWA 0.5 mg/m³ (NIOSH)
La sua produzione è vietata tranne per modeste quantità usate per debellare la malaria in zone in cui è endemica.
Monografie IARC Vol. 5 (1974); Vol. 53 (1991); Suppl. 7 (1987); Vol 113 (in preparazione)Hazardous Substances Data Bank (HSDB). American Conference of Governmental Industrial Hygienists. Threshold Limit Values and Biological Exposure Indices. Cincinnati, OH 2019.