Uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association - JAMA ha dimostrato l'efficacia di un trattamento cognitivo-comportamentale (CBT Therapy) on line per la riduzione di ansia e depressione. Questo tipo di intervento, ideato e realizzato da un gruppo di ricercatori di alcune università degli Stati Uniti, del Messico e della Colombia, rientra nell'ambito della "medicina di precisione" * e ha vantaggi quali il basso costo, la tempestività e l'accessibilità.
Lo studio ha coinvolto 1319 studenti con problemi ansioso-depressivi, che sono stati assegnati in maniera casuale a 3 gruppi: due gruppi hanno effettuato l'intervento on line - in un caso guidato/gestito da un terapeuta, nell'altro in auto-gestione, il gruppo di controllo ha invece ricevuto una terapia standard nel setting ambulatoriale
I risultati:
*Medicina di precisione: si tratta di un modello medico che si è sviluppato grazie alle possibilità offerte dalle soluzioni digitali di aumentare i processi di verifica e monitoraggio del successo degli interventi/terapie. Le sue caratteristiche principali sono l'individuazione della terapia medica più appropriata per ciascuno, la verifica costante degli effetti, la possibilità di correggere/modificare e ri-adattare nel minor tempo possibile (https://www.bigdata4innovation.it/data-science/cose-la-precision-medicine-e-come-permette-di-realizzare-la-precision-care-grazie-alla-data-science/)
Benjet C, Zainal NH, Albor Y, et al. A Precision Treatment Model for Internet-Delivered Cognitive Behavioral Therapy for Anxiety and Depression Among University Students: A Secondary Analysis of a Randomized Clinical Trial. JAMA Psychiatry. 2023;80(8):768–777. doi:10.1001/jamapsychiatry.2023.1675
Un recente studio (RCT - studio randomizzato controllato) ha indagato gli effetti biologici, psicologici e sociali dell'ortoterapia. La terapia orto-colturale si è rivelata efficace nell'abbassare i livelli dei marker infiammatori (indici che servono a determinare la causa e l'entità di una infiammazione a livello sistemico) e creare/rinforzare le * connessioni/relazioni sociali (social connectedness), entrambi considerati i due fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di patologie quali la demenza e la depressione nella terza età; tali effetti permangono sino a 6 mesi dopo la fine delle attività. Rimangono però ancora sconosciuti i meccanismi di azione di tali attività: l'ipotesi degli autori è che la "connessione sociale" sia il fattore determinante principale, responsabile della riduzione/miglioramento dello stato infiammatorio nelle persone anziane.
* Con l'espressione "social connectedness" si intendono gli aspetti strutturali e funzionali delle relazioni sociali che alimentano la percezione individuale di significatività e legame reciproco con gli altri (van Bel et al., 2009) FROM Journal of Adolescence, 2021 (https://www.sciencedirect.com/topics/psychology/social-connectedness)
Ted Kheng Siang Ng, Daniel R.Y. Gan, Rathi Mahendran, Ee Heok Kua, Roger C-M Ho, Social connectedness as a mediator for horticultural therapy's biological effect on community-dwelling older adults: Secondary analyses of a randomized controlled trial, Social Science & Medicine, Volume 284, 2021, 114191, ISSN 0277-9536, https://doi.org/10.1016/j.socscimed.2021.114191.
Prove crescenti suggeriscono che gli interventi basati sulla comunità possono essere efficaci per l'ansia e la depressione. Questo studio mirava a descrivere gli studi sugli interventi di comunità erogati ad adulti e/o giovani, sia di persona sia online, valutati in studi controllati randomizzati e fornire un'indicazione sulla loro efficacia, accettabilità, qualità dei dati e, ove possibile, meccanismi di azione. Sono stati inclusi interventi realizzati presso e/o da musei, gallerie d'arte, biblioteche, giardini, gruppi musicali/cori e società sportive.
L’analisi ha incluso 31 studi, con 2898 partecipanti.
Gli interventi di comunità più studiati negli studi controllati randomizzati sono stati la musica di comunità (12 studi, 1432 partecipanti), l'esercizio di comunità (14 studi, 955 partecipanti) e gli orti di comunità/giardinaggio (6 studi, 335 partecipanti).La maggior parte degli studi proveniva da paesi ad alto reddito e molti riguardavano popolazioni specifiche (come quelle con problemi di salute fisica)
I risultati suggeriscono che l'impegno della comunità è un'area promettente per l'attuazione e la valutazione di interventi di vasta portata, ma sono necessarie prove più di alta qualità, specialmente nei giovani e nelle comunità sottorappresentate.
Buechner H, Toparlak SM, Ostinelli EG, Shokraneh F, Nicholls-Mindlin J, Cipriani A, et al. (2023). Community interventions for anxiety and depression in adults and young people: A systematic review. The Australian and New Zealand Journal of Psychiatry.
La depressione è il secondo disturbo mentale più diffuso tra i bambini e gli adolescenti, ma solo una piccola parte cerca o riceve un trattamento specifico per il disturbo. Gli interventi di attività fisica sono promettenti come approccio alternativo o aggiuntivo al trattamento clinico per la depressione.
La revisione sistematica e metanalisi ha incluso 21 studi che hanno coinvolto 2441 partecipanti. I risultati indicano che gli interventi di attività fisica sono stati associati a significative riduzioni dei sintomi depressivi rispetto alla condizione di controllo.
Le prove disponibili supportano gli interventi di attività fisica come approccio alternativo o aggiuntivo per alleviare i sintomi depressivi nei bambini e negli adolescenti, confermando l'influenza benefica dell'attività fisica sulla salute mentale delle popolazioni pediatriche.
Maggiori riduzioni dei sintomi depressivi sono state rilevate fra i partecipanti di età superiore ai 13 anni e con una diagnosi di malattia mentale e/o depressione. L'associazione con parametri di attività fisica come la frequenza, la durata e la supervisione delle sessioni rimane poco chiara e necessita di ulteriori indagini.
Recchia F, Bernal JDK, Fong DY, et al. Physical Activity Interventions to Alleviate Depressive Symptoms in Children and Adolescents: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Pediatr. Published online January 03, 2023. doi:10.1001/jamapediatrics.2022.5090